GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

2012 a Morimondo, un anno con la cultura del gusto pavese

21/03/12

Riprendono domenica 25 Marzo le trasferte golose del Farmers’ Market della Certosa di Pavia. Ospite d’onore il Prosciutto di Parma, golosamente gemellato con i salumi pavesi 8 appuntamenti con i produttori delle eccellenze enogastronomiche del Pavese, Lomellina e Oltrepò Farmers’ market della Certosa di Pavia 25 Marzo, 9, 15, 22 e 25 Aprile, 13 e 27 Maggio, 16 Settembre 2012 Dalle 9 alle 18 Morimondo (Mi), piazza San Bernardo 1 Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it; www.prolocomorimondo.eu

Domenica 25 marzo ricominciano le trasferte golose del Farmer’s Market della Certosa in quel di Morimondo, alle porte di Milano. Turisti del gusto e curiosi potranno degustare ed acquistare le eccellenze enogastronomiche del Pavese in un mercatino allestito sulla via che porta all’Abbazia, magnifico gioiello del Romanico Lombardo.
8 appuntamenti che coniugano enogastronomia, arte e turismo promuovendo i prodotti tipici di Lomellina e Oltrepò con qualche sconfinamento nell’Alessandrino.
L’appuntamento di domenica 25 Marzo è il primo di questo 2012. Ne seguiranno altri 7, alcuni dei quali in concomitanza di eventi quali la Festa del Latte il 22 Aprile e della Festa del Forno il 16 Settembre.
Il 15 Aprile il mercatino enogastronomico sarà inserito nell’itinerario di una passeggiata gastronomica organizzata dalla Pro Loco di Ozzero.
Fooders ed enogastronauti potranno degustare ed acquistare prodotti tipici a filiera corta quali salame e patè d'oca, salame di Varzi, formaggi dell’Alessandrino, riso del Pavese da accompagnare con i vini DOC dell’Oltrepò e del confinante Monferrato. Non mancheranno inoltre miele, salse, funghi, specialità dolciarie tra cui le offelle di Parona, succhi di frutta e passate di pomodoro, conserve, birre artigianali, marmellate e confetture da degustare a colazione e a merenda, ma anche con i formaggi tipici del territorio.
Un’occasione questa non solo per assaggiare le tante eccellenze enogastronomiche ma anche per incontrare e conoscere le storie di questi piccoli imprenditori del gusto.
La manifestazione di domenica 25 Marzo sarà inoltre caratterizzata da un singolare “gemellaggio” enogastronomico: ospiti del farmers’ market pavese il Prosciutto di Parma ed Acetaia San Giovanni (www.acetaiasangiovanni.it), quest’ultimo produttore di aceto balsamico classico, aceto di mele e di tigelle. In programma degustazioni di tigelle con salame di Varzi, d’oca, di struzzo, il tutto innaffiato da vini dell’Oltrepò Pavese, oltre che in abbinamento classico che vuole questa focaccina tipica emiliana accompagnarsi con il prosciutto.

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude).
La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche.
Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.
Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.




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