ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

A Lecce "S'asciucò", reading in memoria di Giovanni Falcone

26/05/15

L'attore Riccardo Lanzarone e il musicista Daniele De Virgilio per l'associazione Rapsodia 8.9

Foto«Io ho 7 anni, dovrei poter giocare come tutti gli altri bambini, ma non c'è un giorno della mia vita in cui non senta la parola mafia, non so esattamente cosa vuol dire, ma fa paura».

In memoria di Giovanni Falcone e di tutte le vittime della strage di Capaci, l’associazione Rapsodia 8.9 presenta il reading S’Asciucò, con l’attore Riccardo Lanzarone e le musiche di Daniele De Virgilio.

Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini. Un racconto dedicato a Giovanni Falcone, la mafia vista dagli occhi di un bambino di 7 anni. La mafia esiste e vive in mezzo a noi, possiamo realmente continuare a convivere con la sua presenza senza che essa influenzi la nostra crescita?

L’appuntamento è per sabato 30 maggio alle 19 nella chiesa «Santa Maria di Pozzuolo» (chiesetta «Balsamo») in via Pozzuolo a Lecce. Il contributo associativo per lo spettacolo è di 5 euro.


Riccardo Lanzarone si diploma alla Civica Accademia d'Arte drammatica «Nico Pepe» di Udine e frequenta la scuola di teatro« Teatès» di Palermo diretta da Michele Perriera. Collabora con i Cantieri Teatrali Koreja, con il Teatro Kismet Opera, con la compagnia Teatro Minimo diretta da Michele Sinisi e Michele Santeramo; partecipa a spettacoli diretti da Leo Muscato , Stefania De Santis e Michelangelo Campanale. L’attore ha fondato la compagnia «VicoQuartoMazzini» con sede a Bari, con cui ha prodotto gli spettacoli «Diss(è)nten», «BOHEME!», e «Sei personaggi in cerca d'autore». Al cinema ha lavorato con Antonio De Palo per i film «Volti» e «L’ombra di Caino».

L'associazione culturale Rapsodia 8.9 nasce a Lecce nel 2014 su iniziativa di un gruppo eterogeneo di persone che hanno scelto Mario Angelelli come presidente e sono accomunate dalla passione per l'arte e la cultura, con l'esigenza di approfondire e diffondere i linguaggi della contemporaneità e le contaminazioni tra gli stessi. Come la rapsodia in musica, ha carattere libero, e, partendo da un insieme di spunti, provenienti da varie pratiche e discipline artistiche, culturali e scientifiche, tende alla composizione di queste diversità. Questa ricerca non può prescindere da se stessi e, quindi, dalla propria provenienza: per noi gli '80/'90, tra chi ci è nato e chi ci è cresciuto. Il 1989 è l'anno del salto oltre il muro, un tendere senza mai arrivare. La pagina su Facebook: facebook.com/Rapsodia8.9



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