ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

A novembre forte crescita delle richieste di prestiti personali da parte delle famiglie italiane (+11,8%) ma rallentano quelle di prestiti finalizzati (-4,8%) e di mutui (-20,4%), a causa del crollo delle surroghe

07/12/17

Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

FotoBologna, 05 dicembre 2017 - Il mese di novembre offre un quadro articolato relativamente al numero di richieste di credito da parte degli italiani registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF. Nello specifico, si evidenzia una crescita complessiva delle richieste di prestiti (+1,7%), data da andamenti divergenti nei segmenti considerati: guadagnano terreno i prestiti personali (+11,8% rispetto a novembre 2016), mentre diminuiscono le richieste di prestiti finalizzati (-4,8%). Le richieste di mutui e surroghe, invece, registrano un’ulteriore battuta d’arresto, con una flessione del -20,4% rispetto allo stesso mese del 2016.
Al contempo prosegue il percorso di crescita degli importi medi richiesti, sia per i mutui (+2,2%) che per i prestiti personali (+1,9%) e quelli finalizzati (+15,5%).
Questo quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF in merito all’andamento delle domande di credito (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie.

L’ANDAMENTO DELLE RICHIESTE DI NUOVI MUTUI E SURROGHE
Il mese appena concluso segna una riduzione delle richieste pari a -20,4%, rispetto allo stesso periodo del 2016, che aveva fatto registrare una delle migliori performance dell’anno scorso. La dinamica relativa a surroghe e sostituzioni sicuramente, in costante ridimensionamento, sta distorcendo il dato relativo alle richieste di nuovi mutui d’acquisto, che stanno invece supportando la ripresa del mercato immobiliare, come evidenziato anche dagli ultimi dati presentati da Nomisma nel suo Osservatorio Immobiliare.
Nel mese di novembre prosegue, invece, il trend positivo dell’importo medio richiesto per un mutuo che si attesta 128.351 Euro (+2,2% rispetto al 2016) rappresentando il secondo valore più alto registrato negli ultimi 5 anni. Su tale valore ha in parte inciso positivamente anche il minor peso delle richieste relative alle surroghe, che tipicamente si caratterizzano per un importo più contenuto.

Nell’ultimo mese di osservazione si riscontra anche il consolidamento delle preferenze verso piani di rimborso a medio-lungo termine: il 70,4% del totale delle richieste, infatti, si concentra nelle classi di durata superiori ai 15 anni, quota in aumento di +3,0 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016.

“Nonostante le recenti conferme, contenute nel 3° Osservatorio Immobiliare 2017 di Nomisma, di un mercato immobiliare in crescita dal punto di vista del numero di compravendite, l’analisi delle richieste di mutuo nel mese di novembre mostra ancora un trend di un complessivo rallentamento. Il dato non deve però trarre in inganno in quanto il calo delle surroghe si contrappone al sostegno dato dai nuovi mutui alla ripresa del mercato immobiliare. – spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF – Confidiamo che i tassi di riferimento ai minimi storici e i prossimi interventi normativi in attesa di approvazione dal Parlamento Europeo possano contribuire ad una ulteriore spinta del comparto. Le aziende di credito, intanto, hanno oggi la grande opportunità di sfruttare il sempre più ingente patrimonio di dati a disposizione per segmentare la clientela e indirizzare in maniera accurata le strategie di sviluppo”.

L’ANDAMENTO DELLE RICHIESTE DI PRESTITI PERSONALI E FINALIZZATI
Dopo una breve fase di rallentamento, a novembre riprende il trend positivo delle richieste di prestiti da parte delle famiglie (nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati) osservato nel 2017, con una crescita del +1,7% rispetto al corrispondente dato del 2016. La performance complessiva è frutto di un andamento disomogeneo che vede una contrazione sul versante dei prestiti finalizzati (-4,8%) ben compensata dall’incremento sul lato dei prestiti personali (+11,8%).



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