SOCIETA
Comunicato Stampa

A Treviso si è costituita una Civitas per la Giustizia riparativa a dimensione sociale

17/10/19

Un convegno che si è tenuto il 3 ottobre nella sede dell'Ulss 2 Marca Trevigiana ha sancito la nascita di un gruppo di lavoro informale che opera nell'ambito della Giustizia riparativa. L'incontro era promosso dal coordinamento trevigiano di Cittadinanzattiva, con il patrocinio dell'Ordine degli Assistenti sociali del Veneto.

Giuseppe Goisis, filosofo politico, già docente all'Università Ca' Foscari di Venezia, giovedì scorso 3 ottobre nella sede dell'Ulss 2 di Preganziol ha aperto l'incontro “Giustizia riparativa a dimensione sociale – Perchè non accada al altri!” organizzato dal coordinamento trevigiano di Cittadinanzattiva, con il patrocinio dell'Ordine degli Assistenti sociali del Veneto.

“Viviamo in un periodo in cui l'odio e la vendetta sono parte dominante delle relazioni personali, - ha spiegato Giancarlo Brunello, coordinatore a Treviso di Cittadinanzattiva – giusto l'altro giorno mi è capitato di vedere due persone che se le davano di santa ragione in un parcheggio, perché l'uno aveva rubato il posto all'altro. Questa 'società del rancore' ha una forte ripercussione, negativa, anche nella gestione della giustizia. Sembra una gara al peggio, che genera vendetta e odio, arrivando a delegittimare chi deve giudicare e amministrare la giustizia, che ha come riferimento le leggi preposte e la Costituzione italiana. Ecco in sintesi le motivazioni per cui a Treviso, come Cittadinanzattiva, abbiamo sentito l'esigenza di dar vita ad una 'Civitas per la Giustizia riparativa sociale' per affrontare il tema dei diritti umani, di tutti, nessuno escluso, anche nella gestione della giustizia”.
Il quadro di riferimento della Giustizia riparativa è sintetizzato bene da Howard J.Zehr, criminologo americano, che diceva: “Il crimine è una violazione delle persone e delle relazioni, Crea obblighi per sistemare le cose. La giustizia coinvolge la vittima, l'autore del reato e la comunità nella ricerca di soluzioni che promuovano la riparazione, la riconciliazione e la rassicurazione”. Il focus della Giustizia riparativa è sulla vittima, considerando che il reato è un fenomeno con varie implicazioni che interessano tutti gli attori coinvolti (entourage parentale, ambientale, sociale, la stessa struttura istituzionale); di conseguenza, “la riparazione dovrebbe tentare un equilibrio ai vari livelli, compreso quello della prevenzione”.

Questa nuova Civitas trevigiana sulla Giustizia riparativa in fase di costituzione vorrebbe essere una rete informale, per far girare le idee e le opinioni delle persone. Francesco Rocco, di Cittadinanzattiva Treviso, intervenendo al convegno di Preganziol, ha precisato: “Vorremmo dare un contributo concreto per realizzare politiche di giustizia, che siano quelle stabilite dalla Costituzione italiana, dai Trattati dell'Unione Europea e dall'ONU. Per questo l'incontro di oggi non è stato pensato come un convegno, bensì come un incontro per raccontare e ascoltare la voce di persone che, per la loro professione e dedizione, da tempo stanno cercando di operare scelte che rispettino e realizzino questa importante attività di 'comprensione, riparazione e recupero'. La rete che immaginiamo è includente e autorevole, da' valore alle parole e agli impegni delle persone”.

Fra le testimonianze di giovedì c'erano voci autorevoli come quella di Riccardo Pavan (CNCA coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza), Giuseppe Cicciù (psichiatra, segretario generale del Veneto di Cittadinanzattiva), Laura Liberto (responsabile Rete giustizia per i diritti di Cittadinanzattiva), Anna Chiara Pavan (segretaria della Commissione Pari opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Treviso), Pamela Palazzi (del servizio sociale del Ministero della Giustizia) e Paola Pontarollo (assistente sociale dell'Ufficio Servizio sociale per i minorenni di Venezia), Umberto Tronchin (presidente dell'Auser di Treviso), Nicola Zavattero (dell'Ufficio scolastico territoriale di Treviso).

Cittadinanzattiva è un'organizzazione che si occupa di attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura di beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza. A Treviso i volontari di Cittadinanzattiva sono impegnati soprattutto in tre aree: della salute, con la gestione del Tribunale dei Diritti del Malato (TDM), della scuola e della giustizia. In questo ultimo ambito, oltre alla neocostituita “Civitas per la Giustizia riparativa sociale” è attivo il progetto “Attivi Dentro” che si occupa delle persone detenute e dei loro famigliari.



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