ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

A Venezia è viva l'arte archeologica di Anna Maria Guarnieri per la 57a edizione della Biennale

30/08/17

L'arte dell'artista Anna Maria Guarnieri è esposta a Venezia per la 57a edizione della Biennale che ha per titolo VIVA l'ARTE VIVA e che dal 13 maggio al 26 novembre 2017 terrà aperte le sue porte per il più importante appuntamento istituzionale dell’arte mondiale contemporanea.

FotoLa Biennale di Venezia viene allestita da ben 122 anni e certamente è un evento globale a tutto tondo che coinvolge danza, musica, teatro e cinema. Non vi è dunque dubbio che per la carriera di ogni artista la Biennale di Venezia è un appuntamento miliare e per l’edizione 2017 sono ben 103 gli artisti che espongono per la prima volta a Venezia. Indubbiamente ogni biennale coinvolge, pervade e dilania con i più disparati commenti tutta la città: presso i Giardini dell’Arsenale si dipanano i padiglioni che ospitano nove percorsi, che successivamente si diramano in ben 85 partecipazioni Nazionali disseminate tra i Giardini e il centro storico.

L’artista Anna Maria Guarnieri espone opere ispirate alla “rinascita” e collocate a Palazzo Ca' Zenobio, presso il padiglione curato dal Prof. Giorgio Grasso (già curatore nella 54° edizione) che ha per primo creduto nell’arte archeologica e pittoscultorea della Guarnieri.
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Per coloro che amano l’arte contemporanea questo è l’appuntamento italiano imperdibile, anche se gli artisti italiani non sono molti e se non fosse stato per l'impegno e la tenacia del curatore Giorgio Grasso, la rappresentanza italiana e l'arte al di fuori delle installazioni, sarebbe ancora inferiore. Comunque, per chi vuole visitare Venezia, la Biennale è una grande occasione per godere delle meraviglie storico, architettoniche, artistiche e paesaggistiche della città e per dirla con uno slogan, visitare Venezia e le sue mostre durante la Biennale significa cibare il cervello e dare ampio sollievo agli occhi.

Questa 57a edizione è presieduta da Paolo Baratta e curata da Christine Macel, mentre il padiglione Italia è curato da Cecilia Alemani. Dunque questa edizione vede anche una presenza significativa delle donne, affatto scontata, visto che Christine Macel è, nei 122 anni di storia della biennale, solo la quarta donna chiamata a curare un’edizione della grande rassegna, prima di lei Maria de Coral e Rosa Martinez nell’edizione 2005 e Bice Curiger nell’edizione 2011.

Secondo il presidente Paolo Baratta questa Biennale è dedicata a “celebrare e quasi a render grazie, all'esistenza stessa dell'arte e degli artisti, che ci offrono con i loro mondi una dilatazione della nostra prospettiva e dello spazio della nostra esistenza. Mai come in questa Biennale, l'incontro diretto con l'artista assume un ruolo strategico, tanto da costituire uno dei pilastri della mostra, con un programma che per dimensione e per impegno è senza precedenti”.

Ottemperando a questo ruolo strategico, l’artista Anna Maria Guarnieri, domenica 13 agosto, ha incontrato il pubblico nello spazio delle Biennale a Palazzo Ca’ Zenobio (sestiere Dorsoduro).



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