SOCIETA
Comunicato Stampa

Accoglienza ai migranti nel Bellunese: il Consorzio SI fa un consuntivo

05/09/18

Il presidente Marco Slongo: "Siamo un modello di sviluppo territoriale". I numeri della buona accoglienza praticata in questi anni dal Consorzio Sviluppo e Innovazione nel territorio bellunese.

FotoIl Consorzio Sviluppo e Innovazione della provincia di Belluno condivide appieno la posizione espressa in questi giorni da Eugenio Anzanello, presidente di Federsolidarietà Belluno Treviso, sul tema gestione dei flussi migratori. In particolare, sottolineiamo il ruolo svolto dalla cooperazione sociale nel corso di questi anni e lo sforzo profuso anche dal nostro Consorzio, insieme ad altre organizzazioni virtuose in tutta Italia, per assicurare al Paese un sistema di accoglienza ordinato e funzionale, nonostante certe Istituzioni non manchino mai di stigmatizzare l’operato delle coop sociali, etichettandolo come un vero e proprio business.

Era l’aprile 2013 e l’emergenza sbarchi, appena iniziata a livello nazionale, coinvolse anche la Prefettura di Belluno, che cercava urgentemente alloggi per i primi 50 richiedenti asilo che sarebbero arrivati da lì a pochi giorni.
Il Consorzio Sviluppo e Innovazione da quel giorno rispose subito “presente” ed insieme alle cooperative associate - Croce Blu, Società Nuova, Cadore, Dumia, Val Cismon e Dolomiti per Tutti - decise di supportare le necessità del territorio bellunese andando a strutturare un sistema di accoglienza realmente diffuso (basato su piccoli gruppi di ospiti, in un contesto sempre condiviso con le Amministrazioni comunali del territorio) con una forte specializzazione del personale e progetti di inclusione sociale finalizzati all’integrazione delle persone ospitate.

In questo momento, in cui diverse unità abitative destinate all’accoglienza stanno chiudendo o comunque vengono lentamente svuotate, in quanto a partire da luglio 2017 gli sbarchi dei migranti sulle nostre coste sono calati drasticamente (come dimostrano i dati consultabili sul sito del Ministero dell’Interno) e l’anno 2018 si appresta ad essere l’anno con il numero più basso di sbarchi nel nostro Paese (-76% rispetto allo stesso periodo 2017) il Consorzio vuole tirare un po’ le somme del lavoro svolto in questi ultimi anni nel territorio bellunese.

Un lavoro frutto di una serie ed attenta programmazione imprenditoriale a elevato impatto sociale, in quanto tutte le scelte sono state fatte per generare sviluppo alla comunità locale, come dimostrano alcuni numeri:
- 58 tra appartamenti ed unità abitative, la maggior parte in locazione;
- 95 lavoratori impiegati a vario titolo e con diversa specializzazione, tutti lavoratori provenienti dal territorio bellunese;
- oltre 400 richiedenti asilo ospitati quotidianamente (fino a 464 nei punti di massima emergenza);
convenzioni di acquisto con 23 esercizi commerciali locali per contribuire attivamente allo sviluppo dei negozi territoriali;
- 6.800 ore di volontariato civico erogate complessivamente dai migranti ospiti del sistema consortile in tutti i comuni nei quali sono presenti strutture di accoglienza.

Il presidente del Consorzio Sviluppo e Innovazione, Marco Slongo, tiene a sottolineare “come la forza del Consorzio siano proprio le cooperative socie, che hanno svolto un prezioso lavoro di inclusione sociale e di rapporti con i propri territori di appartenenza. Un vero esempio di come l’unione fa la forza”.



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