AZIENDALI
Comunicato Stampa

Acqua geraci chiede nuove indagini sulla sua pratica ferma da 18 anni

23/03/11

Acqua Geraci non si arrende all’inefficienza e agli abusi della burocrazia, che le impediscono di crescere e di assumere immediatamente nuovi collaboratori.

Acqua Geraci non si arrende all’inefficienza e agli abusi della burocrazia, che le impediscono di crescere e di assumere immediatamente nuovi collaboratori. “Le notizie di stampa su presunti crimini di pubblici ufficiali, accusati di creare artificiosi ostacoli burocratici per il rilascio di una concessione - afferma l’amministratore dell’Acqua Geraci Giuseppe Spallina - ci impongono di chiedere approfondite indagini giudiziarie sulla pratica per l’ampliamento della nostra concessione mineraria, ferma all’Assessorato Regionale all’Energia dal 1992. In particolare chiediamo di accertare: Perché l’Assessorato all’Energia non ha emesso la nostra concessione, che richiede l’interramento di piccoli tubi dopo aver permesso la costruzione di un mastodontico gasdotto nello stesso territorio? Perché dopo ogni atto favorevole alla nostra istanza, ne hanno sempre chiesto altri simili? Perché quando l’Assessorato Regionale al Territorio ha autorizzato l’ampliamento della nostra concessione, con l’assenso preventivo e successivo dell’Ente Parco delle Madonie, si sono sollecitati nuovi pareri palesemente superflui?”. Il boicottaggio della pratica dell’azienda madonita è stato condannato da politici di diversi schieramenti. “Pertanto - conclude Spallina – vogliamo che le Istituzioni dimostrino alle imprese se sono realmente tutelate dalla Legge o se devono subire l’inefficienza e gli artificiosi ostacoli creati dai burocrati”.

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