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Addio Google+: cosa cambia per la SEO?

Come probabilmente sapete, Google+ è andato in pensione lo scorso 2 aprile. Ma cosa è veramente cambiato in ambito SEO?
del 16/05/19 -

Come probabilmente sapete, Google+ è andato in pensione lo scorso 2 aprile. I motivi sono due: lo scarso engagement degli utenti e il problema di sicurezza che ha coinvolto circa 500 mila account. Una falla dovuta a un errore nello sviluppo di un’API, che avrebbe permesso ad almeno 400 applicazioni esterne di accedere alle informazioni - anche private - dei profili degli utenti.

Visto che le interazioni sulla piattaforma erano effettivamente troppo poche rispetto allo sforzo necessario per mantenerla (da Mountain View hanno detto che il 90% delle sessioni durava meno di 5 secondi), Google ha deciso di abbassare la saracinesca della parte consumer del social, addirittura in anticipo sulla scadenza inizialmente prevista per agosto 2019, considerata anche l’ulteriore falla che a novembre 2018 ha interessato 52,5 milioni di utenti. Rimane attiva la parte enterprise, usata dalle aziende per creare social network interni.

Ora, il grande interrogativo che Nomesia e ogni agenzia SEO di Milano, capitale italiana del marketing digitale, si è posta, è questo: quali implicazioni avrà l’addio di Google+ sulla SEO?

Google+, per un periodo, ha effettivamente provato ad influenzare i risultati di ricerca. Sulla SERP ha iniziato a comparire il bottone +1 (che inizialmente era stato presentato come indicatore di ranking) oltre a post, foto e altri contenuti personali pubblicati sul social. Con Search Plus Your World, Google ha anche personalizzato la Search degli utenti di G Plus in base a ciò che gli amici ricercavano e cliccavano.

Google suggeriva agli utenti del motore di ricerca di iniziare conversazioni sul suo social network, per dirottare lì commenti e interazioni. Contenuti di Google Plus hanno iniziato a spuntare anche in Google News, mostrando ciò che veniva discusso sul social network. Senza poi dimenticare che, per un certo lasso di tempo, Google+ ha praticamente rimpiazzato Google Places, l’antenato di Google My Business. Insomma, per la comunità SEO le onnipresenti icone di G+ sulla SERP stavano diventando una barzelletta.

La risposta alla nostra domanda di partenza, cioè se e quanto l’addio di G+ influenzerà la SEO, è questa: cambierà poco o nulla. Perché Google Plus non ha mai avuto influenza sui posizionamenti o su altri aspetti relativi ai contenuti indicizzati.

Per dirla in parole semplici, Google+ si è semplicemente spento, a causa di un’integrazione con la ricerca su Google che non è mai decollata. In termini di SEO pura, non ci sarà alcuna ripercussione. Addio Google Plus, (non) ci mancherai.

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