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Agriturismi, l’ecosostenibilità premia: + 17% la domanda di strutture green

L’ONU ha proclamato il 2017 come l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile e i numeri relativi al settore della ricettività in agriturismo dimostrano come gli utenti siano sempre più sensibili verso i temi ambientali. Secondo un’analisi di Agriturismo.it, partner di Casevacanza.it e leader del settore, in un anno la domanda di strutture eco-biologiche in Italia è cresciuta del 17%.
del 16/03/17 -

L’ONU ha proclamato il 2017 come l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile e i numeri relativi al settore della ricettività in agriturismo dimostrano come gli utenti siano sempre più sensibili verso i temi ambientali.

Secondo un’analisi di Agriturismo.it (http://www.agriturismo.it), partner di Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it) e leader del settore, in un anno la domanda di strutture eco-biologiche in Italia è cresciuta del 17%. I soggiorni green sono sempre più ambiti, tanto che il 64% degli utenti è disposto a spendere di più per soggiornare in una struttura ecosostenibile.

In realtà, analizzando il trend dei prezzi per un soggiorno in agriturismo nei prossimi mesi primaverili, si scopre che i costi delle strutture eco-biologiche sono persino più bassi rispetto a quelle tradizionali: per un agriturismo green si spendono 43 euro a persona per notte, circa il 7% in meno della media nazionale.
I proprietari, in buona sostanza, sembrano aver optato per scelte di lungo periodo: sebbene i costi per ristrutturare in chiave eco-biologica siano piuttosto esosi, i prezzi non ricadono sul turista ma vengono ammortizzati grazie a consumi e spese di gestione più basse. Per chi decide di avviare una nuova attività imprenditoriale di agriturismo, le scelte ecosostenibili risultano più frequenti, grazie al supporto di importanti incentivi fiscali nazionali ed europei e a una più diffusa sensibilità verso i temi ambientali anche fra i gestori. Se a livello nazionale il peso degli agriturismi eco-biologici sul totale delle strutture presenti sul portale è pari al 20%, al Sud la percentuale aumenta arrivando al 23%.

Capitolo prezzi. Ipotizzando un fine settimana in un agriturismo eco-biologico nei mesi primaverili, la regione con le tariffe più elevate è l’Emilia Romagna, dove si spendono 68 euro a notte a persona. Seguono, ma a distanza, il Lazio con una spesa media di 57 euro e la Campania con 54 euro. La regione in cui un weekend di primavera in una struttura green costa meno è la Sardegna, complici le tariffe più elevate dei collegamenti per raggiungere l’isola, che riducono la domanda: qui il prezzo a notte è pari mediamente a 32 euro. Anche Umbria, Marche e Calabria si mantengono su costi bassi, tra i 33 e i 34 euro.

«Chi investe per adeguare la propria struttura in termini di ecosostenibilità sa che serve affrontare una spesa iniziale piuttosto ingente – racconta Veronica Mariani, fondatrice di Agriturismo.itma la maggior parte dei gestori non si pente di averlo fatto, in quanto mosso principalmente da forti ideali di rispetto per l’ambiente. A lungo andare, questo tipo di scelta potrebbe essere ripagata anche in termini economici, considerando l’importanza che gli utenti hanno dimostrato dare all’ecosostenibilità della struttura in cui alloggiano».



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