SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Al Diego Fabbri di Forlì "Mar de La Plata"

10/02/17

Da "gli angeli del rugby che osarono sfidare il regime argentino" di Claudio Fava. Ultima replica domenica 12 febbraio 2017

TEATRO DIEGO FABBRI FORLI'. CLAUDIO CASADIO GIOVANNI ANZALDO FABIO BUSSOTTI in "Mar del Plata"
Da gli “angeli del rugby” che osarono sfidare il regime argentino di Claudio Fava. (da giovedì 9 a domenica 12 febbraio)


TEATRO DIEGO FABBRI FORLI'.

Società per Attori – Accademia Perduta/Romagna Teatri
CLAUDIO CASADIO
GIOVANNI ANZALDO, FABIO BUSSOTTI.
"Mar del Plata"
Gli “angeli del rugby” che osarono sfidare il regime argentino
di Claudio Fava.

E con:
Andrea Paolotti, Tito Vittori
e (in ordine alfabetico) Edoardo Frullini, Fiorenzo Lo Presti, Giorgia Palmucci,
Alessandro Patregnani, Guglielmo Poggi.

Scene Alessandro Chiti - costumi Sabrina Chiocchio - light design Umile Vainieri.

Regia Giuseppe Marini.
Con il patrocinio istituzionale di
Ambasciata Argentina in Italia e Federazione Italiana Rugby
in collaborazione con Amnesty International - sezione italiana.

Dopo aver raccolto l’unanime consenso di critica e pubblico nel corso della sua tournée nazionale, in programma al Teatro Diego Fabbri di Forlì, fino a domenica 12 Febbraio, "Mar del Plata" – Gli “angeli del rugby” che osarono sfidare il regime argentino- pièce di Claudio Fava, tratta dal suo omonimo romanzo, diretto da Giuseppe Marini e co-prodotto da Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri.
Interpreti di questo intenso e appassionante testo di vita e sport sono Claudio Casadio, Giovanni Anzaldo, Fabio Bussotti, Andrea Paolotti, Tito Vittori, Edoardo Frullini, Fiorenzo Lo Presti, Giorgia Palmucci, Alessandro Patregnani e Guglielmo Poggi.
"Mar del Plata" racconta una storia vera, quella della squadra La Plata Rugby, un gruppo di ragazzi che alla fine degli anni ’70, nell’Argentina della dittatura dei colonnelli, dopo il colpo di stato che aveva eliminato Salvador Allende, venne decimato dalla ferocia dei militari di Videla ma che, con grande dignità e coraggio, rimase in campo a giocare fino alla fine del campionato.
Raul Barandiaran, l’unico sopravvissuto a quella tragedia, ancora oggi è il testimone vivente della squadra che decise di correre contro la violenza e l’oppressione, tenendo stretta al petto la palla ovale, a perenne testimonianza di questo nobile sport nel quale “una volta sceso in campo non puoi fuggire o nasconderti, devi batterti con coraggio, lealtà e altruismo”.
Uno spettacolo teso ed appassionato, un monito assolutamente attuale.

Repliche da venerdì 10 a domenica 12 febbraio 2017.
Successivamente lo spettacolo andrà in scena al Teatro Alighieri di Ravenna (21 e 22 febbraio).

Note dell’autore:
"Ho provato a immaginare i pensieri e i gesti di quei ragazzi che scelsero di restare e di morire. Ho cercato di riannodare i fili invisibili che legano vite lontane tra loro: i giovani agenti di Paolo Borsellino che rinunciano alle ferie per far da scorta al loro giudice, i giovani rugbisti di Mar del Plata che rinunciano a trovare rifugio in Francia pur di giocarsi fino all’ultima partita il loro campionato… II nome di Raul, il sopravvissuto, l’ho conservato. Gli altri, carnefici e vittime, li ho ribattezzati: volevo che ciascuno di loro portasse in questo teatro qualcosa in più della propria storia, qualcosa in più della propria morte. Perché alla fine poco importa che quei ragazzi fossero argentini o siciliani. Importa come vissero. E come seppero dire di no.” (Claudio Fava)

Ultima replica domenica 12 febbraio 2017, ore 15,30.

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Maura Capanni (Corrispondente settore cultura)
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