SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Al teatro Bonci di Cesena Elio De Capitani "Morte di un commesso viaggiatore"

13/03/17

Repliche fino a domenica 12 marzo 2017

Al teatro Bonci di Cesena
Elio De Capitani
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
di Arthur Miller

Traduzione di Masolino d'Amico.
Regia Elio De Capitani.
Scene e costumi Carlo Sala;
luci Michele Ceglia;
suono Giuseppe Marzoli.
Con Elio De Capitani, Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Federico Vanni, Andrea Germani, Gabriele Calindri, Alice Redini, Vincenzo Zampa, Marta Pizzigallo
produzione Teatro dell'Elfo.

Lo spettacolo, firmato da Elio De Capitani, che attualizza il testo di Arthur Miller:
Il mutuo da pagare, la disperazione di chi si uccide perché non ha più i mezzi per sopravvivere o perché ha fallito nella scalata sociale....
Nella scena espressionista di Carlo Sala una compagnia di attori con Elio De Capitani (Premio Hystrio 2014, Premio Flaiano 2014 e Premio Associazione Nazionale Critici 2014!) affronta con grande forza un cavallo di battaglia di altri grandi come Stoppa, Buazzelli, Salerno, Orsini.


“Costruito inizialmente sul ricordo di mio zio-spiegava Arthur Miller-il personaggio di Willy Loman, il protagonista di Morte di un commesso viaggiatore, s'impadronì velocemente della mia immaginazione e divenne qualcosa che non era mai esistito prima: un commesso viaggiatore con i piedi sui gradini della metropolitana e la testa nelle stelle». Un'immagine che racconta la grandezza di questo personaggio, figura tragica di uomo comune nel quale potrebbe riconoscersi chiunque, nell'America del dopoguerra come oggi. Un'universalità che ha portato questo testo, andato in scena per la prima volta nel febbraio del 1949 a New York per la regia di Elia Kazan, a ottenere il più clamoroso successo teatrale di quegli anni, negli Stati Uniti come in molti altri paesi".

Ormai incapace di stare nella realtà-con i piedi ben piantati "sui gradini della metropolitana"-Willy non distingue più tra presente e passato, sogni e ricordi, tra quanto si agita nella sua testa (il titolo avrebbe dovuto essere proprio The inside of his head) e la vita vera. Per mettere in scena questo groviglio di emozioni, Arthur Miller sceglie una via totalmente innovativa: tutto quello che "accade" nella mente di Willy, viene messo concretamente in scena, senza distinzioni tra flash-back, ricordi o visioni future.

Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
RETERICERCA
Responsabile account:
Maura Capanni (Corrispondente settore cultura)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere