Al top per imprese e compravendite: il settore immobiliare riparte dalla Lombardia

In Lombardia nel corso del 2015 sono state effettuate 91mila compravendite di abitazioni, un dato che rappresenta il 21% del totale su scala nazionale.
del 07/07/16 - di Andrea Salini

In Lombardia nel corso del 2015 sono state effettuate 91mila compravendite di abitazioni, un dato che rappresenta il 21% del totale su scala nazionale. Rispetto all’anno precedente, quando il numero di compravendite era stato pari a circa 84mila, la crescita è stata di oltre l’8%. Milano, in particolare, con oltre 43mila transazioni registrate l’anno scorso, rappresenta da sola poco meno della metà del dato lombardo e addirittura un decimo di quello totale italiano.

Settore fondamentale per l’economia

I numeri segnalati dalla Camera di Commercio di Milano sono di particolare rilevanza. La filiera del settore immobiliare contribuisce infatti per oltre un quinto al Prodotto interno lordo nazionale, come conferma il documento della serie Questioni di economia e finanza della Banca d’Italia (n.263 del 2015).
Si tratta di un’area di attività strettamente connessa con il sistema bancario. La crisi nata nel 2008 (proprio a causa dei mutui sub prime diffusi negli Stati Uniti) dopo aver colpito il settore delle costruzioni e quello immobiliare ha quindi avuto conseguenze profonde sull’intero sistema creditizio nazionale. La riduzione delle vendite ha indebolito significativamente le imprese della filiera, già gravate da un tasso di indebitamento superiore alla media. Col tempo, diverse imprese hanno avuto difficoltà a rimborsare i finanziamenti alle banche che a loro volta hanno ridotto la loro propensione a elargire nuovi finanziamenti. Un circolo vizioso che proprio a causa della centralità di questo settore ha avuto un impatto diretto e molto forte sulla situazione economica generale del Paese.
Risulta dunque chiaro quanto possano essere determinanti i segnali di rinnovata fiducia nel settore immobiliare. Anche da qui riparte l’economia. E la Lombardia dimostra ancora una volta di essere il traino del rilancio.

In Lombardia un terzo delle imprese nazionali

Un ruolo da protagonista che diventa ancora più evidente se si sposta l’attenzione dal numero di compravendite alla concentrazione di imprese sul territorio. Un’altra elaborazione della Camera di Commercio di Milano, sempre riferita al 2015, mette in luce come siano oltre 68 mila in Lombardia le imprese attive nel comparto immobiliare (68.432, per la precisione). Poco meno di un terzo dell’intero dato nazionale (248.934 imprese).
Un altro ambito di valutazione significativo è rappresentato dal volume di affari totale, che in Lombardia è pari a 13 miliardi di euro. Un dato che rappresenta ben il 40% del totale nazionale. Solo Milano genera valore per nove miliardi di euro, buona parte del risultato lombardo e, soprattutto, quasi il 28% dell’intero Paese.

Milano sempre al vertice, ma la sorpresa è Brescia
Nella graduatoria delle regioni, per quanto riguarda il numero di imprese attive nel settore immobiliare, sul secondo gradino del podio, dietro alla Lombardia, c’è il Piemonte, che esprime però un valore inferiore alla metà di quello lombardo (29.908 le realtà attive nel 2015). Seguono il Veneto (29.592), l’Emilia Romagna (27.259), la Toscana (22.730) e il Lazio (19.679). Valori abbondantemente inferiori per le altre regioni italiane.
Solo a Milano sono presenti 30.355 imprese, il 12,5% del totale nazionale. Seguono Roma con 16.623 e Torino con 17.654. Una sorpresa al quarto posto: sul territorio di Brescia sono presenti 7.985 imprese.

Lombardia prima anche per numero di addetti
Anche per quanto riguarda il numero di addetti impegnati nel settore, la nostra regione fa segnare il valore maggiore: sono in tutto 43.143. Un quarto dei 174 mila totali registrati in Italia. Dietro alla Lombardia ci sono l’Emilia Romagna (29.597 addetti), la Toscana (22.075), il Veneto e il Lazio (entrambi poco sopra i 16mila) e il Piemonte con 11.622.
A livello di città, primeggia ancora Milano con 25.366 addetti, seguita da Bologna (18.397), Roma (14.566) e Firenze (13.572).

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