ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Alessandro Nocentini alla limonaia del Trillo

Dopo Bruno Edel e Susan Leyland, che hanno visto la presenza di poco meno di 7.000 visitatori, e' la volta del sessauntunenne artista fiorentino Alessandro Nocentini sabato prossimo di accogliere i tanti appassionati d'arte che decideranno di coniugare il desiderio di ammirare le sue suggestive opere ai piatti della cucina di Andreina Riccardi al Trillo.

Sabato 11 settembre alle ore 19.30 nella limonaia del Trillo, in via Bergiola Vecchia 30 a Massa (Ms), Fabio Fornaciai e David Bertuccelli presenteranno ''Una retrospettiva'', la mostra del pittore Alessandro Nocentini che chiude la stagione espositiva dello spazio apuo-versiliese.
Dopo Bruno Edel e Susan Leyland, che hanno visto la presenza di poco meno di 7.000 visitatori, e' la volta del sessauntunenne artista fiorentino di accogliere i tanti appassionati d'arte che decideranno di coniugare il desiderio di ammirare le sue suggestive opere ai piatti della cucina di Andreina Riccardi.
Racconta il gallerista Fabio Fornaciai, proprietario della galleria Tornabuoni di Firenze: ''Anche quest'anno, con l'architetto David Bertuccelli, abbiamo voluto presentare al pubblico estivo che frequenta la Versilia degli artisti important ed autorevoli che hanno saputo attrarre tanto pubblico. Confido che Nocentini potra' replicare il successo ottenuto da Edel e dalla Leyland. Un ringraziamento particolare deve naturalmente andare al Conte Federico Galimberti di San Giorgio, amico mio e della famiglia Bertuccelli, che per primo ha creduto e quindi ispirato la collaborazione tra il Trillo e la mia galleria d'arte''.
La mostra' rimarra' aperta fino a domenica 26 settembre ogni giorno (escluso il lunedi') dalle 19.00 alle 23.00 con la possibilita' di cenare in limonaia.

Alessandro Nocentini è nato a Firenze nel 1949.
Dal 1971 inizia una collaborazione con la Galleria Tornabuoni di Firenze dove, nel 1973, tiene la sua prima personale. La ricerca di quegli anni e' principalmente orientata alla materia alternando opere astratte di grandi dimensioni a lavori dal vero, senza mai tralasciare un attento e profondo studio del disegno.
Dalle sperimentazioni e dalle possibilita' di rappresentare il reale attraverso il segno, inizia, alla fine degli anni Settanta, a dedicarsi all’incisione con una copiosa produzione che, parallelamente all’evoluzione pittorica, contribuisce a definire e costruire uno stile personale incentrato essenzialmente sull’osservazione e sull’interpretazione di oggetti estrapolati dal mondo naturale.
Negli anni Ottanta comincia a delinearsi in modo più preciso lo studio della luce Sono espressione di questo periodo le opere sul mare e le piscine, in cui il gioco della trasparenza deformante dell’acqua contamina le figure o dove si descrive semplicemente l’inafferrabile forma delle onde, moto fluente in cui i contorni spariscono per riaffiorare attraverso la memoria. L’acqua diventa una delle tematiche ricorrenti nella pittura di Nocentini come evidenziano le opere realizzate dal vero sul fiume Farma in Toscana. Dagli anni Ottanta la pittura di Nocentini si fa piu' poetica ed i soggetti indagati, soprattutto fiori, diventano il pretesto per infinite possibilita' d’interpretazione e occasioni per insinuarsi attraverso il particolare nell’intimita' dell’oggetto rappresentato.




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