ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Alternanza scuola-lavoro: ha davvero una sua utilità? – La risposta del presidente dell’Anpal Maurizio del Conte

10/11/17

Alternanza sì, alternanza no. Tutto nasce dalla protesta degli studenti dello scorso 13 ottobre 2017, che pur nelle sue piccole dimensioni ha aperto gli occhi di tutti sul malcontento dei giovani studenti e degli ambienti scolastici in merito all’alternanza scuola-lavoro introdotta dalla Buona Scuola.

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Alternanza sì, alternanza no. Tutto nasce dalla protesta degli studenti dello scorso 13 ottobre 2017, che pur nelle sue piccole dimensioni ha aperto gli occhi di tutti sul malcontento dei giovani studenti e degli ambienti scolastici in merito all’alternanza scuola-lavoro introdotta dalla Buona Scuola. Non è un argomento nuovo, ma la protesta ha avuto un’eco completamente diversa rispetto alla scarsa risonanza del passato.

Il risultato di tanto clamore è stato l’intervento dello stesso Maurizio Del Conte, presidente dell’Anpal, Agenzia nazionale per le politiche attive sul lavoro, che ha voluto mettere nero su bianco, in un editoriale del Corriere della Sera, la sua opinione in merito all’alternanza scuola-lavoro e alla valenza reale che questa pratica deve avere per studenti, aziende e famiglie.

In riferimento al fulcro centrale della protesta del 13 ottobre, che ha messo in luce come spesso l’alternanza scuola-lavoro non abbia, in concreto, una vera funzione educatrice nei confronti dei ragazzi, spesso considerati alla stregua di manovalanza gratuita, Del Conte ha subito sottolineato come l’alternanza ha già di per sé una valenza simbolica, che tuttavia deve ovviamente essere compresa dagli studenti attraverso l’espediente dell’attività pratica.

È proprio qui il fulcro della questione: se infatti gli studenti lamentano una scarsa attenzione al loro ruolo all’interno delle aziende di cui si ritrovano ospiti proprio perché la loro esperienza pratica non è in linea con le loro competenze, per Del Conte è la stessa presenza dello studente all’interno dell’azienda che costituisce un fattore di crescita e apprendimento. Sono contesto, integrazione e partecipazione i fattori che, secondo l’opinione del presidente Anpal, costituiscono i veri fattori in grado di fare la differenza e di far entrare il giovane in contatto con il mondo del lavoro e con l’ambiente aziendale.

Un nuovo scontro è in atto dunque tra esponenti del mondo delle imprese e studenti, che ancora una volta si trovano divisi sul fronte della formazione e dell’approccio al mondo del lavoro. Una dicotomia alla quale, come sostenuto non solo dal presidente Anpal ma anche dal Centro Studi Economico Finanziario ESG89, è necessario porre rimedio al più presto, agendo non solo sugli incentivi alle imprese che ospitano i ragazzi ma soprattutto sulla percezione e sulla valenza che l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro ha sia per i giovani che per aziende e famiglie, enfatizzando il valore aggiunto e i benefici che tale pratica porta.

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