ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

ANIMUS di Florindo Rilli a CiviTonica 2018/19 con Mostre Diffuse Fotografia Circuito OFF

26/11/18

La luce si posa, illumina, descrive, ma non definisce. Sta ad ognuno di noi cercare ciò che si vuol vedere in queste fotografie.

FotoMostre Diffuse Fotografia 2018 Circuito OFF e Civitonica 2018/2019 Stagione di Cultura, dal 24 novembre al 7 dicembre 2018 presso il Museo della Ceramica (MI.Ce.) di Civita Castellana (VT), in Piazza Marcantoni, presenta Animus di Florindo Rilli.

Apertura della mostra sabato 24 novembre h 16.30, ingresso libero.

"...fiutare, abbracciare, godere la forma disumana partorita dall'angelo, lungo è il dubbio che affanna il dolce minotauro ora che la sua pelle felice è asilo di un universo di fuchi, i vuoti guerrieri del sacro, i corpi stanchi di ghiaccio. Divorare, nutrire gettarsi nella metamorfosi da un bacio a un grido e godere lunghissimi sorsi di membra colorate che vagano tra i letarghi da ammorbare d’un magnifico Eden; raccontaci i fianchi dolenti, il brivido filiforme della schiena, il rosso putrido dell’ ultimo intimo tramonto, i fiori osceni che indugiano nell’ acqua d’una impronta di ramarro. Spenta poesia più sincera di un qualsiasi corpo che sta danzando invano alla sua amata sirena. Non dimenticherò il tuo silenzio ne l’imitazione perfetta del vento ne il sibilo opaco della luna ne il tuo modo perfetto di ucciderti fumando..."

Le fotografie di Florindo Rilli sondano con estrema "grazia" quel mondo interiore che appartiene ad ognuno di noi e che talvolta non trova la sua collocazione. Possedere la consapevolezza di utilizzare gli stessi codici identificativi del genere umano ma non essere in grado di definirsi rispetto ad esso. Immagini a colori che cercano la luce in ogni fotogramma risultano essere metafora del desiderio di chiarezza interiore. La luce si posa, illumina, descrive, ma non definisce. Sta ad ognuno di noi cercare ciò che si vuol vedere in queste fotografie.

Note sull'autore:
Florindo Rilli nasce a Cagli (Pesaro Urbino) nel 1962 dove oggi vive e lavora. Egli può essere definito un poeta visivo, più che un semplice fotografo; in un continuo gioco che coinvolge il reale e l’introspezione. Il modo con il quale egli rappresenta un’emozione scaturisce da logiche che in seguito vengono sviluppate dalla coscienza in forme e traslitterazioni dal reale. Ha un contatto con la fotografia profondo, viscerale, magico. La sua fotografia va oltre l’infinito e il definibile, non si propongono frammenti di senso o significato logico e con la sua creatività fotografica ci trascina alla ricerca dell’universale, partendo dagli angoli più remoti di noi stessi.

Per informazioni:
Mostre Diffuse Fotografia - Teresa Mancini Cell +39 3292997840 - E-mail: t.mancini@bycam.it



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