ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Arte in Cantina 2014 - “ Ceci n’est pas un emballage”- G. Gentile e L. Ottolini

18/08/14

“ Ceci n’est pas un emballage” A luglio e agosto “Arte in Cantina” propone al visitatore l'incontro con due artisti, Gianfranco Gentile e Laura Ottolini. Le loro opere, dislocate all'interno dell'ambiente espositivo della cantina, si fondono in un amalgama speciale, altamente evocativo. Da una parte tavole dipinte a pastello su cartone ondulato o su scatole da imballo, raffiguranti ingranaggi industriali, trattori, strutture di ferro e di cemento. Dall'altra statuette di donne in raku dalle innumerevoli pose, che danno matericità alle espressioni umane rappresentate.

Comunicato stampa “Arte in Cantina 2014” di Luglio e Agosto
“ Ceci n’est pas un emballage”

A luglio e agosto “Arte in Cantina” propone al visitatore l'incontro con due artisti, Gianfranco Gentile e Laura Ottolini. Le loro opere, dislocate all'interno dell'ambiente espositivo della cantina, si fondono in un amalgama speciale, altamente evocativo. Da una parte tavole dipinte a pastello su cartone ondulato o su scatole da imballo, raffiguranti ingranaggi industriali, trattori, strutture di ferro e di cemento. Dall'altra statuette di donne in raku dalle innumerevoli pose, che danno matericità alle espressioni umane rappresentate.

Il ciclo espositivo “Ceci n'est pas un emballage” ha avuto inizio lo scorso 18 luglio, quando si è tenuta la serata inaugurale dedicata al primo dei due artisti, Gianfranco Gentile. In questa circostanza Gentile ha sorpreso tutti con il suo spirito eclettico, presentando se stesso e le sue opere attraverso un reading poetico-sonoro, fatto di rumori, musica e onomatopee: un'operazione diretta, senza passare attraverso parole e concetti logici che ne avrebbero forse appiattito la comprensione. La mostra “Ceci n’est pas un emballage”, ad ingresso libero, terminerà il 30 agosto e merita di essere visitata per la sua originalità. La natura incontra l'arte e la tecnica, fornendo una chiave di lettura inedita del lavoro umano. L'ingresso dello spazio espositivo, allestito per l’occasione con trattori d’epoca e antichi attrezzi agricoli, assume valore aggiunto che il visitatore avrà modo di apprezzare.

Giunti al quarto appuntamento con “Arte in cantina 2014” si può tirare qualche somma. In questo ciclo espositivo ci interessa guardare all'arte intesa come saper riciclare, prendere l'esistente e trasformarlo fino a farne un capolavoro. Da una parte Gentile, che servendosi di pastelli e taglierino dà nuova vita ad imballi altrimenti inutilizzabili. Dall'altra la Ottolini, che prende tra le mani semplice terra e ci restituisce sculture e gioielli. Da materiali privi di valore intrinseco a opere d'arte. Com'è consueto presentiamo gli artisti durante serate inaugurali che vogliono essere momento di conoscenza e di incontro, nella condivisione di interessi comuni. Artisti che si presentano, arte che incontra il vino; vogliamo invitarvi per ritrovarci insieme in un contesto immerso nella natura, godendoci serate uniche. Passate a farci visita, saremo lieti di accompagnarvi alla scoperta dei nostri vini: le visite con degustazione continuano anche nel periodo estivo nello stesso spazio espositivo. Ringraziamo il Caseificio Leone di Villafranca e la Gastronomia il Buon Tortellino di Salionze che ci forniscono gli assaggi offerti durante le degustazioni.

Vi ricordiamo il prossimo appuntamento, la giornata dedicata all'arte di Laura Ottolini e “Cantina Aperta”: sabato 23 agosto sarà possibile partecipare a visite guidate in cantina della durata di un’ora, alle 10.00, 11.00, 16.30 e 17.30 (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria allo 045-516055. Info sul sito www.albinopiona.it).


Note sugli artisti

Gianfranco Gentile.
Nato a Verona nel 1949, già da giovanissimo dimostra interesse in innumerevoli campi, dall'architettura alla musica, dalla scrittura al teatro, dalla grafica alla pittura. Per quanto riguarda l'arte visuale, privilegia la tecnica a pastello sul supporto di cartone e ritrae dettagli di meccanismi, attrezzi e paesaggi che fanno da sfondo al lavoro umano: così facendo intende sottolineare la valenza estetica di realtà inanimate che silenziose popolano la nostra quotidianità, in un'analisi fotografica dei retaggi della civiltà industriale. Le opere sono realizzate a pastello su cartone ondulato di riciclo, dipinte a mano sulla superficie e poi liberate con il cutter delle parti rimaste per far emergere lo strato ondulato sottostante. Il risultato è incisivo. Il metallo fa da contraltare alla terra. Il colore marrone del supporto e le tinte scelte per dipingervi sopra evocano nell'inconscio dell'osservatore immagini di un'agricoltura industrializzata, che strappa alla terra i frutti di cui ha bisogno. L'arte sperimentale di Gentile parla di realtà, ricercando ovunque tracce dell'intervento umano. La semplicità del materiale utilizzato dall'artista per lanciare i suoi messaggi non deve trarre in inganno. “Ceci n'est pas un emballage”. Tutto è significato.

Laura Ottolini.
“Modellare mi è sempre piaciuto: ciotole, vasi o animali, ma il soggetto più interessante è il corpo umano. È quasi come se le mie donne fossero già nella creta ed io devo togliere quello che c’è intorno.” Così Laura Ottolini parla della propria passione, definendo le sue creazioni “le mie donne”: in effetti guardando le statue si ha la sensazione che tra loro vi sia una sorta di parentela. Sedute, in piedi, singole, accoppiate, monocolori o bicolori, comunicano serenità atemporale ed essenzialità, congelate nella loro immota capacità espressiva. Sono realizzate con il raku, un'antica tecnica giapponese per ottenere la ceramica. L’elemento dell’imprevedibilità è dato dalla cottura a due fasi alla quale è sottoposta la ceramica: si ha una prima cottura lenta in forni elettrici, seguita da una seconda cottura, detta appunto “raku”. In questa fase si dipinge il pezzo con smalti a bassa fusione, ossidi o sali minerali e lo si introduce nel forno portato alla temperatura di fusione degli smalti. Quando sono pronti, i pezzi vengono estratti e coperti di paglia per ottenere un'atmosfera riducente, attraverso la diminuzione della quantità di ossigeno; tutto questo, insieme al brusco raffreddamento, produce effetti di craquelatura e riflessi metallici brillanti e iridescenti, unici e solo in parte programmabili. L'anima del raku è il contatto con la materia, con i quattro elementi, Terra, Acqua, Aria, Fuoco; realtà uniche e irripetibili, come solo la natura sa creare. I gioielli e le statue dell’artista ci restituiscono alla matericità delle cose invitandoci quasi al tocco, per sperimentare la magica consistenza della ceramica raku che va dall’opaco al lucido, dal liscio al ruvido.

Allestimenti e rassegna artistica a cura di Monica Piona (045 516055; monica@albinopiona.it).
Forniamo foto o documentazione delle rassegne artistiche se richieste.

Az. Agr. Albino Piona
Di Piona Albino e Figli
Società Agricola Semplice

Sede Azienda : Loc Casa Palazzina di Prabiano,2 –
Villafranca (VR) -37069
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