ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

ARTESTRUTTURA di Giancarlo Caneva presenta SELECTA

18/12/17

ARTESTRUTTURA di Giancarlo Caneva organizza la Mostra Mercato d’Arte che si terrà nei giorni da Sabato 13 a Domenica 21 Gennaio 2018 presso i padiglioni della Fiera di Pordenone e presenta SELECTA, una importante selezione di opere dell'artista emergente Raf quasi tutte in vendita .

FotoIl Pittore Raf (www.rafdragani.com), Socio del Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza (www.cenacolopambmonza.it) e Socio Circolo Arti Figurative Monza (www.circoloartifigurativemonza.it), sarà presente con la seguente importante selezione di opere (www.rafinmostra.com) alla Mostra Mercato d’Antiquariato & Arte di Pordenone :
1 NATURA MORTA CON MAIS E GIORNALI, olio su tela, 30X38.5, 1974, Collezione privata
2 GIALLO NERO, olio su tela, 50X70, 1991
3 VELOCE, olio e acrilico su tela, 60X60, 1995
4 AUTUNNO, olio acrilico e gesso su tela, 60X50, 1991
5 MODELLE SVESTITE, olio e collage su tela, 70x70, 1995
6 SQUIRT, olio su tela,70x70, 1995
7 WET AND DRY, acrilico e collage su tela, 90X90, 1989
8 POLITTICO 4.0 Venezia, 80X80, ACRILICO E RIPORTO FOTOGRAFICO SU CINQUE TELE, 2017

I prezzi delle opere in esposizione (vedi figura allegata) sono molto contenuti e costituiscono un vero e proprio investimento: variano da un minimo di 950 fino ad un massimo di 1800 euro: verrà applicato uno sconto del 15% per tutta la durata della Mostra Mercato. Si potrà avere anche un ulteriore sconto del 5% inviando il Modulo di Contatto presente sul Sito www.rafinmostra.com alla pagina INFORMAZIONI.

Le opere propongono una significativa selezione dei lavori realizzati a partire dagli anni settanta ed esprimono compiutamente il percorso della “ricerca artistica” perseguita da Raf.

I due “giudizi critici” dei mesi di Marzo ed Aprile 2017, esprimono pienamente il percorso della “ricerca artistica” perseguita da Raf.
Elena Bodini per il Premio assegnato ad un lavoro risalente agli anni sessanta alla Mostra “LA NUOVA” TAVOLOZZA D’ORO, Marzo 2017, Villa Camperio – Villasanta MB per la Sezione oli/acrilici, legge la Motivazione: ”per l’opera figurativa in cui accosta un buon uso della tecnica del chiaroscuro all'originalità della composizione , tradizionale, ma poetica”.
Malu’ Lattanzi all'inaugurazione della Mostra collettiva “LA MATERIA E IL COLORE”, Desio Villa Cusani Tittoni, 8 Aprile 7 Maggio 2017, commentando i lavori 2 e 4, dice : ”Città e forme geometriche che esplodono sommerse sotto l’esplosione di colori contrastanti o appena annunciate da pagine di quotidiani. Questo il risveglio del mattino di luce e speranza che ti pervade osservando le opere di Raffaele Dragani. Forme che strappano la tela per fissare solo colori forti”.

Il lavoro 8 - POLITTICO 4.0: Venezia, 80X80, ACRILICO E RIPORTO FOTOGRAFICO SU CINQUE TELE,2017, rappresenta un significativo esempio dell’attuale innovativa ricerca artistica di Raf basata sull'evoluzione della Pop Art e/o della più recente Neo Pop: supera le “abituali figurazioni” conservandone solo alcune caratteristiche per andare a scavare più a fondo nella libertà del colore e per avventurarsi verso strade non ancora percorse. Si applicano i principi della Pop Art elaborati dai suoi storici rappresentanti (Andy Warhol, Roy Liechtenstein etc.), frantumatasi oggi in numerosi sottogruppi con diversi rimandi culturali: dal graffitismo urbano al mondo dell'underground. Molteplici le citazioni presenti nel lavoro esposto in Fiera, come lo spazialismo, l’optical art, gli astrattisti del MAC, Duccio di Buoninsegna, Alighiero Boetti, Luigi Veronesi, Attanasio Soldati, Mauro Reggiani, ..... . Attualmente Raf fa uso di materiali diversi come plastiche, resine e riporti fotografici, oltre alle tradizionali tecniche di oli e/o acrilici su tela. Rinuncia volutamente alla rappresentazione della forma: i suoi lavori non hanno bisogno di “agganci” con la realtà e si propongono di figurare ciò che non può essere rappresentato abitualmente. Fa molta più attenzione alla composizione geometrica caratterizzata da forme semplificate come accade nell'arte di Vasarely. Ricerca costantemente su come “unire al meglio l'opera e colui che la guarda”. Segue l’insegnamento di Victor Vasarely «La posta in gioco non è più il cuore, ma la retina, e l'anima bella ormai è divenuta un oggetto di studio della psicologia sperimentale. […], l'insostenibile vibrazione dei colori complementari, il baluginante intreccio di linee e le strutture permutate […] sono tutti elementi della mia opera il cui compito non è più quello di immergere l'osservatore […] in una dolce melanconia, ma di stimolarlo, e il suo occhio con lui. ».
Compito dell’artista non e’ solo, come si legge nell’introduzione alla Mostra INTIMARTE presente sul Sito www.iduecolli.it , instaurare “ un dialogo confidenziale soggettivo […] per mezzo della Sua opera […] trasmettendo emozioni all’interlocutore” in modo tale che “i moti dell’animo con le evocazioni della memoria diventano racconti artistici esaltando con poetici risvolti la realtà in cui viviamo”, ma e’anche interagire con lo spettatore che compie l’atto conclusivo per perfezionare e per ultimare l’opera secondo il suo istinto/estro.
Con questi presupposti il visitatore della Mostra Mercato di Pordenone, col lavoro di Raf, può esplicare un ruolo attivo come quello del “prosumer”, cioè del destinatario di beni e di servizi che non si limita al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo (come viene teorizzato dalle recenti teorie 4.0).
In definitiva il visitatore si può svincolare dal classico ruolo passivo di limitarsi ad osservare l’opera per assumere un ruolo più attivo nel processo che coinvolge anche le fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo: il Prosumer, infatti, può indicare anche una nicchia di mercato nel campo della fotografia, del video e della registrazione Hi-Fi, relativa a prodotti in una fascia intermedia tra i modelli professionali e quelli amatoriali.

L’ambizioso obiettivo di Raf e’, in sintesi, far diventare lo spettatore parte integrante nella realizzazione dell’opera perché può partecipare alla esecuzione e concludere il lavoro proposto: il visitatore della Mostra (“ARTTORE”, artista e visitatore) non e’ solo un “fruitore” perché vengono abbattute “le classiche barriere” che regolano i processi fino ad ora in atto: artista solo attivo, espositore/esposizione come tramite e spettatore solo passivo.



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