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Auto scivola sul bagnato: chi è responsabile?

Acquaplaning: se le gomme fanno slittare il mezzo, l’assicurazione paga i danni derivanti dall’incidente stradale?
del 03/10/19 -

E’ bene sapere che non sempre l’assicurazione paga per l’incidente stradale conseguente all’aquaplaning. La conferma viene da una recente sentenza della Cassazione (Cass. sent. n. 39744/2019.). Alla Corte è stato chiesto: chi è responsabile se l’auto scivola sul bagnato e, in conseguenza di ciò, va a sbattere contro un’altra macchina o un muretto? Chi deve pagare il risarcimento: la compagnia assicurativa, l’automobilista con le proprie tasche o magari il Comune che non si è attivato per rimuovere l’insidia stradale visto che il manto dell’asfalto dovrebbe prevedere delle forme di drenaggio dell’acqua piovana?

Secondo l’assicurazione, non si può parlare di un caso fortuito, che esclude la responsabilità del conducente, tutte le volte in cui la macchina scivola sul bagnato se poi le foto della perizia dimostrano che le ruote erano lisce. Ciò è più che sufficiente a causare la sbandata e l’incidente anche in presenza di condizioni dell’asfalto non particolarmente pericolose. In questo caso, il sinistro può essere interamente addebitabile all’automobilista incosciente che, oltre a dover risarcire i danni procurati a terzi, dovrà anche affrontare un eventuale processo penale per le lesioni procurate alle persone, ivi compresi i passeggeri all’interno del proprio mezzo.

Solo dimostrando che l’incidente è stato determinato da un caso fortuito, ossia indipendente dalla propria volontà e del tutto imprevedibile, non si è responsabili delle conseguenze. Nel caso di slittamento in una pozza d’acqua, tutto quindi dipende:

> dalla velocità con cui procedeva l’automobilista che non deve essere solo rispettosa dei limiti, ma anche adeguata alle condizioni concrete della strada;
> dalle condizioni dei pneumatici che devono essere non lisci e con la pressione richiesta dalla casa madre;
> dalla visibilità della pozza d’acqua: in un rettilineo è più facile avvisare le “piscinette” di acqua e, di conseguenza, diventa più difficile escludere la propria colpa per non aver rallentato o bloccato la marcia in tempo (salvo il caso di scarsa visibilità).

Il discorso è diverso se la buca si apre subito dopo una curva.

Sintesi articolo pubblicato sul sito laleggepertutti.it



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