Badanti: diritti e doveri che regolano il rapporto di lavoro

Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro prevede alcuni diritti e doveri per le figure professionali delle badanti. Ecco come poter instaurare un buon rapporto tra assistente e assistito.
del 11/08/17 -

Diritti e doveri badanti: come regolare il rapporto tra caregiver famigliari e caregiver professionali
Esiste una normativa preposta a regolare nel dettaglio tutti i diritti e doveri badante, il CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro), della quale è bene avvalersi per ogni dubbio inerente alla concessione di giorni di riposo, ferie o malattia oppure relativa alla remunerazione del proprio caregiver professionale.

Diritti e doveri badante: diversi collaboratori domestici
Per quanto riguarda la retribuzione della badante è innanzitutto fondamentale dividere i diversi collaboratori domestici in diverse fasce a seconda delle loro competenze e della mansioni che svolgono all'interno dell'ambiente domestico. Le diverse fasce vanno dalla A alla D super. L'assistenza a persone non autosufficienti rientra nelle fasce C super (assistenza ad anziani non autosufficienti), D (collaboratori famigliari con detreminati requisiti professionali che gestiscono l'assistito in autonomia), e D super (caregiver con qualifiche che presta al senior non autosufficiente un'assistenza completa).

Diritti e doveri badante: orario lavorativo e riposo settimanale
L'orario lavorativo del caregiver professionale varia a seconda che questi sia convivente o meno. Per le badanti conviventi l'orario lavorativo è di dieci ore giornaliere non consecutive (devono essere interrotte da almeno due ore di riposo pomeridiano) per un totale di 54 ore lavorative settimanali, mentre per una badante non convivente si parla di 44 ore di lavoro settimanali suddivise in turni da otto ore massime non consecutive.

Il riposo settimanale deve essere di 36 ore suddivise in una mezza giornata e in un'intera giornata libera, che può essere sia la domenica che un altro giorno pattuito con il datore di lavoro. Il riposo settimanale è considerato irrinunciabile e se non goduto perché subentrate delle urgenze è necessario considerarlo uno straordinario per cui la mezza giornata verrà salariata con un aumento del 40%, mentre l'intera giornata non goduta determina un aumento del 60%.

Diritti e doveri badante: straordinari, aumenti e assegno per nucleo familiare
Per i caregiver professionali gli straordinari si dividono in diurni (dalle ore 6.00 alle h.22.00) e in notturni (dalle ore 22.00 alle ore 6.00). I primi prevedono un aumento della paga pari al 25%, mentre i secondi vengono salariati il 50% in più rispetto alla paga normale.

La badante ha diritto ad uno scatto di anzianità ogni due anni di lavoro per il medesimo datore di lavoro e ad un conseguente aumento dello stipendio pari al 4%.

Per ulteriori informazioni circa lo stipendio badante è possibile consultare la tabella dei minimi retributivi aggiornata all'anno 2017.

Il caregiver professionale ha diritto anche all'assegno per nucleo famigliare (ANF), un sostegno economico per la famiglia di lavoratori dipendenti che però non viene garantito direttamente dal datore di lavoro, bensì dall'INPS al quale bisogna inoltrare un'apposita richiesta on-line.

Diritti e doveri badante: ferie e malattia
Nell'arco di un anno lavorativo i caregiver professionali maturano 26 giorni di ferie che nel caso di una badante convivente vengono retribuiti con l'aggiunta dell'indennità sostitutiva del vitto.

Perché venga riconosciuta la malattia e per poter beneficiare dei diritti ad essa inerenti è necessario che il caregiver professionale presenti un certificato medico entro due giorni dall'inizio della malattia. Il datore di lavoro è, a questo punto, tenuto conservare il posto di lavoro per una durata di tempo che va dai 10 ai 180 giorni a seconda dell'anzianità del dipendente e a stipendiare al 50% i primi tre giorni di malattia. Il numero di giorni di malattia stipendiati al 100% varia sempre a seconda dell'anzianità del dipendente e va dagli 8 ai 15.

Diritti e doveri badante: licenziamento, liquidazione e dimissioni
Il preavviso necessario per la conclusione del contratto lavorativo può essere pattuito tra le due parti, ma non deve essere inferiore ai termini stabiliti dalla legge che vanno dai 15 ai 30 giorni per coloro il cui contratto prevede più di 24 ore lavorative e da 8 a 15 giorni per i contratti con meno di 24 ore lavorative.

La liquidazione prevista è pari ad una mensilità per ogni anno di servizio prestato.

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