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Battiato in 'Diwan l'essenza del reale' canta l'amore perduto nei versi dei poeti arabi

Un appuntamento assolutamente imperdibile in prima nazionale si è svolto ieri sera al Teatro Curci di Barletta, letteralmente gremito di appassionati e fans : Diwan- L’essenza del reale “ coprodotto da Fondazione Musica per Roma e da Puglia Sounds.
del 14/06/11 -

Un viaggio musicale firmato dal maestro Franco Battiato, nella tradizione letteraria araba in Sicilia, che nell’anno mille, diventò regione fertile per una importante scuola poetica araba. Essa in tre secoli fu capace di produrre preziosi manoscritti, tracce indelebili di una fiorente cultura a cavallo tra Andalusia e Nord Africa.

Per celebrare i cento cinquant’anni dell’Unità d’Italia, Battiato, ispirandosi ai versi dei poeti di quel tempo come il siracusano Ibn Hamdis, crea così un proprio contenitore musicale, con canzoni inedite appositamente composte per l’occasione, nuovi arrangiamenti di alcuni dei suoi più celebri brani ed esecuzioni personali di capolavori della tradizione arabo-andalusa come Foghin Nakhal.

Ad accompagnarlo sul palco, Nabil Salameh ( Radiodervish) , Etta Scollo e Sakina Al Azami alle voci, Her e Jamal Ouassini al violino, Carlo Guaitoli al pianoforte e tastiera, Gianluca Ruggeri (PMCE) alle percussioni, Abdesselam Naiti al Kanun e Bouchaib Amar a nay e kawala.

L’emozione è forte quando inizia il concerto, con un’apertura della violinista manfredoniana Erma Castriota in arte Her, con la sua voce ammaliante ed il suo violino stridente ad intonare le note di “ Save” e subito dopo in duetto con la cantautrice Etta Scollo in “La natura del sole”.

Ma ecco il maestro catanese, in rigoroso abito nero, giungere sul palco, applauditissimo dalla platea, in “Corro con te”, sempre accompagnato dalla splendida autrice siciliana, per poi unirsi al suadente Nabil Salameh, in perfetta simbiosi e con l’ensemble al completo, in “ Un solo bacio” .

E’ questa la volta della cantante araba Sakina Al Azami in “Hati” e “Haiku” accompagnato da Nabil, stavolta in veste di percussionista. Il teatro si permea di un’atmosfera irreale, sospesa tra cielo e terra, quando Battiato ritorna sul palco per intonare i versi dei suoi cavalli di battaglia “L’ombra della luce” e “ Lode all’inviolato” con il sostegno della voce dei Radiodervish, pronto ad alternarsi in preziosi ricami vocali.

Il suo canto risuona soave nel bellissimo brano “Al maya” contenuto nel quinto album “In search of simurgh” della formazione italo palestinese, in duetto stavolta con l’affascinante Al Azami. Ma il concerto prosegue in un’atmosfera mistica e raccolta, con la toccante “Aurora”, “Telesio”, (ispirata al filosofo e naturalista cosentino del 1500 Bernardino Telesio), “ Le sacre sinfonie del tempo” e “ Il re del mondo” .

Si giunge così, con un Battiato visibilmente commosso ed entusiasta per l’accoglienza del pubblico, ad omaggiare l’amata Sicilia, con la compagna di viaggio Etta Scollo ad intonare i brani “Sicilia mia” e “Stranizza d’amuri” per chiudere il live, in un’atmosfera di grande festa, con la canzone tradizionale persiana “Fogh in Nakhal” rievocante i canti sufi del XII sec.d.C.

A gran voce, il pubblico in standing ovation, acclama bis ed ecco ancora Franco Battiato concedersi generosamente, con la meravigliosa “Stranizza d’amuri”. Una serata indimenticabile, per uno spettacolo capace di attraversare il cuore dell’ascoltatore, così come solo il grande maestro, è capace di fare.

Il grande maestro Franco Battiato durante il concerto lo trovate su:

http://www.youtube.com/watch?v=4KKO4sIlWnI

Claudia Mastrorilli



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