Biella merita collegamenti ferroviari più efficienti. Urgente il problema dell’accesso ai disabili
Oggi durante la seduta della II commissione del Consiglio Regionale abbiamo ascoltato in audizione una delegazione dell’Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi.
Oggi durante la seduta della II commissione del Consiglio Regionale abbiamo ascoltato in audizione una delegazione dell’Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi.
Biella ha sempre sofferto un certo isolamento a causa della mancanza di infrastrutture, in primis autostrada e ferrovia, ma la situazione dei trasporti – invece di migliorare – sembra peggiorare costantemente, soprattutto per quanto riguarda il trasporto pubblico su ferro. I pendolari biellesi diretti quotidianamente a Milano e Torino hanno a disposizione poche opzioni, dovendo quasi sempre cambiare a Santhià o Novara.
I problemi sono molti, in gran parte comuni ai pendolari di tutte le province piemontesi: convogli sporchi e spesso in ritardo, linee con binario unico e spesso non elettrificate, stazioni sprovviste di strumentazione funzionante, mancanza di informazioni, mancanza di coordinamento col trasporto su gomma.
Un problema però mi pare più grave degli altri: la scarsa attenzione per i viaggiatori disabili. Come si evince dalla documentazione raccolta mancano ascensori, i treni non fermano a raso della banchina, vi è spesso la necessità di assistenza da parte del personale addetto, i bagni non sono a norma. Mancano molte strutture per i disabili, e quando ci sono spesso non sono progettate correttamente o non funzionano. Credo che il grado di civiltà e progresso di un Paese si evinca soprattutto dal rispetto e dall’attenzione per chi ha più difficoltà: purtroppo in questo campo abbiamo ancora molto da lavorare.
L’assessora Bonino, a causa delle regole dell’audizione, non ha replicato, ma a margine ha dichiarato che sono tutti problemi noti e saranno affrontati nell’Osservatorio sul Trasporto Pubblico Locale. Ma come farà ad affrontare i problemi dei pendolari se la maggior parte dei comitati spontanei ha rifiutato di entrare nel nuovo organismo imposto dall’assessorato?
Continuerò a tenere alta l’attenzione sul problema del trasporto pubblico regionale, convinta che sia più urgente risolvere i problemi delle linee pendolari rispetto a quelli dell’alta velocità.
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