ECONOMIA e FINANZA
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Borsa: focus dei mercati su crisi Evergrande e tapering

29/09/21

Come era previsto Evergrande non ha pagato la cedola obbligazionaria da 83 milioni di dollari, rendendo sempre più scontato il fallimento del colosso cinese dell’immobiliare.

FotoCome era previsto Evergrande non ha pagato la cedola obbligazionaria da 83 milioni di dollari, rendendo sempre più scontato il fallimento del colosso cinese dell’immobiliare. D’altronde Pechino non sembra intenzionata ad intervenire con un salvataggio di Stato, ma semplicemente ad accompagnare la crisi dell’azienda e limitarne i danni sull’economia del Dragone.

L’impossibilità di capire la strategia del governo guidato da Xi Jinping sta emergendo con forza in queste ultime settimane, confermando il rischio elevato degli investimenti in Cina in questo momento. Il Partito Comunista ha iniziato la sua intromissione nel sistema finanziario con il divieto alla quotazione di ANT Group, quella che sarebbe stata probabilmente la più grande IPO della storia, proseguendo con una serie di mosse a discapito delle società cinesi che volevano quotarsi all’estero.

Non a caso i bassi rendimenti dell’azionario cinese sono sotto gli occhi di tutti, basta confrontare la crescita media negli ultimi 30 anni, con l’MSCI China aumentato del 2,2% l’anno mentre l’incremento dello S&P 500 è stato del 10,7%. Intanto la FED avvisa che tra non molto avvierà il tapering, con la stima del PIL USA a +5,9% nel 2021 e un aumento atteso quest’anno per l’inflazione del 4,2%, con alcune indiscrezioni che indicano una possibile riduzione dell’offerta monetaria già a partire di novembre.

Come investire in borsa tra rischio cinese e tapering FED

La vicenda Evergrande e il rischio tapering richiedono la massima attenzione nei confronti della gestione del rischio, specialmente per quanto riguarda le posizioni di lungo termine. Anche per chi investe con il trading online è essenziale rafforzare le competenze tecniche, dedicando tempo allo studio utilizzando valide risorse. Un esempio in tal senso sono le guide online di Mercati24, portale che propone approfondimenti dedicati per chi investe in azioni, criptovalute e Forex.

Ovviamente in questo contesto non mancano le opportunità d’investimento, tuttavia è necessario consolidare il risk management e proteggere il capitale in modo adeguato contro i principali fattori di rischio. Tecniche e strategie come la diversificazione, l’impostazione degli stop loss e il money management sono senz’altro essenziali, ad ogni modo bisogna sempre partire d’analisi tecnica e fondamentale per essere in grado di comprendere i mercati e lo scenario macroeconomico.

Secondo alcuni analisti il tapering della FED potrebbe causare un calo di Wall Street fino al 20%, mentre le previsioni ottimistiche parlano del 10%, in entrambi i casi si tratta di una situazione complessa da gestire per chi è fortemente esposto sull’equity USA. Eppure le opportunità potrebbero essere più vicine, considerando che dal picco dell’emergenza sanitaria ad oggi alcune società quotate alla Borsa Italiana sono salite di oltre il 300%. Se le blue chip italiane sono cresciute del 74%, le piccole aziende dell’indice small cap sono salite del 111%, mentre le medie imprese dell’FTSE Italia mid cap dell’88%.

Nel settore delle criptovalute bisogna prestare particolare attenzione, infatti dopo il divieto della Cina a qualsiasi tipo di transazione in crypto token, di fatto dichiarando illegali Bitcoin e company, il prezzo delle principali monete digitali è crollato. L’ingerenza del governo di Pechino sembra non avere limiti in questo momento storico, una posizione che potrebbe spingere la FED a rivedere la sua strategia e rinviare il tapering, perciò è fondamentale rafforzare il money e risk management monitorando da vicino le prossime mosse di Jerome Powell.

L’inevitabile rialzo dei tassi: come comportarsi?

In attesa della Federal Reserve la Banca centrale norvegese è stata il primo istituto a rialzare i tassi, almeno considerando le prime valute fiat al mono, infatti un intervento del genere è già stato eseguito per ben 4 volte dal Brasile e anche dalla Corea del Sud. Si tratta di un piccolo ma significativo aggiustamento al rialzo, con i tassi passati dallo 0% allo 0,25%. La fine anticipata del QE potrebbe arrivare prima del previsto secondo molti analisti, sebbene i problemi legati alla strategia cinese potrebbero avere un impatto nelle decisioni della FED.

Per un investitore è importante seguire l’evoluzione della situazione, in quanto l’intervento ormai inevitabile della Banca centrale statunitense avrà forti ripercussioni sull’azionario e non solo. Naturalmente la Federal Reserve cercherà di realizzare un allentamento monetario quanto più possibile lungo e graduale, tuttavia rimangono le incertezze legate alle turbolenze che arrivano dalla Cina e dalla pandemia di Covid-19 non ancora terminata. Senza dubbio sarà indispensabile selezionare bene i titoli nei prossimi mesi, valutando le opportunità migliori attraverso un'attenta analisi finanziaria.

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