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Brain Storming: l'intelligenza artificiale al servizio delle aziende e del bene comune

Il 22 ottobre scorso a Milano si è tenuta una serata organizzata da IAN Srl su uno dei temi di maggiore attualità che ha coinvolto diversi ospiti nazionali e internazionali
del 22/11/21 -

L’evento svoltosi all'Hotel principe di Savoia a Milano è stata l'occasione di parlare di Intelligenza artificiale al servizio delle aziende e del bene comune.
Ha aperto la serata l’AD di IAN Federica Neri che, dopo aver saluto i presenti e presentato gli ospiti della serata, ha introdotto il programma dell’evento, affiancata nella conduzione dalle “Iene” Stefano Corti, Alessandro Ortis, Andrea Agresti e Mitch dj, mentre alla console è stato chiamato il famoso deejay Maurizio Molella.

Punto di partenza di Brain Storming, la consapevolezza che l’A.I. (Artificial Intelligence) è “già qui” e che tutti noi conviviamo in armonia con tanti strumenti tecnologici dotati di A.I. che ci continuano a semplificare sempre più la nostra quotidianità.

Si tratta di una tecnologia che, nell’attesa del salto quantico che caratterizzerà gli anni a venire, viene inoltre impiegata in quasi tutti i settori professionali:

- A.I. applicata al comportamento esterno dei sistemi come nel caso delle apparecchiature dei data center, server, storage, oppure delle automobili o delle apparecchiature medicali: algoritmi o strategie di calcolo per simulare alcune funzioni cognitive dell’uomo senza raggiungere le sue capacità intellettuali..

- A.I. che utilizza i cosiddetti sistemi simbolici e subsimbolici: i primi emulano le funzioni ad alto livello del cervello: la rappresentazione formale della conoscenza, la logica, le regole e l’inferenza, ecc. I sistemi subsimbolici emulano il funzionamento del cervello a livello elementare: ne sono un esempio le reti neurali artificiali.

Sono intervenuti sul palco Fabrizio Negri (Amministratore Delegato di Cerved Rating Agency), Giuseppe De Pasquale (Regional Sales Manager di Quantum per Italia, Grecia, Cipro e Malta) e, Special Guest della serata, Brian Pawlowski (Chief Development Officer at Quantum, the inventor of NFS – Network File System).

Dopo le parole di Fabrizio Negri che ha spiegato che la vera sfida di oggi è far comprendere a tutti quanto sia inevitabile un percorso deciso verso la sostenibilità, Federica Neri, AD di IAN, ha sottolineato che per poter reagire in modo agile ai rapidi cambiamenti dei mercati bisogna monitorare costantemente e attuare una trasformazione dinamica dei processi operativi: è questo l’imperativo strategico per molte imprese.
IAN Srl, azienda nata 42 anni fa, ha saputo affrontare e gestire con energia e capacità manageriale una dopo l’altra le sfide di un settore così dinamico come quello tecnologico. Ma trasformare i processi e le operations significa oggi passare da un modello basato sui costi e sull’efficienza a un modello orientato al cliente e al mercato. IDC prevede che entro il 2022 le imprese aumenteranno del 40% gli investimenti in data governance e digital operations: il percorso passa infatti da intelligenza artificiale, automazione, data governance e sostenibilità. IDC considera l’aspetto della data governance fondamentale perché, per sostenere i processi aziendali necessari per creare una cultura decisionale basata sui dati, i comportamenti passati devono essere modificati.

Quindi, dopo gli interventi di Giuseppe De Pasquale e Brian Palowski, Federica Neri ha presentato in anteprima il suo “avatar” simile a lei sia nell’aspetto che nel modo di esprimersi, progettato per poter essere messo costantemente a disposizione dei dipendenti e dei clienti, in caso di necessità ed emergenza: “Come avete potuto vedere coi vostri occhi un avatar è un assistente virtuale con le sembianze umane per poter rispondere a domande di ogni tipo fornendo così un servizio più personalizzato e continuativo ai clienti per migliorare sempre più la customer experience ad ogni ora del giorno e della notte per motivi di emergenza o per problemi tecnici, oltre ad aiutare gli stessi dipendenti, dando sempre un risconto immediato e soddisfacente. Lo scopo dell’avatar è dunque quello di rendere migliore la comunicazione di tutti i contenuti dei servizi che offriamo”.

Federica Neri ha poi così concluso il suo intervento; “Un elemento degno di nota che trae origine dalla base stessa dell’Intelligenza Artificiale è il bisogno di creare una congiunzione tra automazione e ragionamento che si sta spingendo sempre più verso la sfera delle emozioni e dei sentimenti. L’Intelligenza artificiale deve essere al servizio del bene comune, dev’essere estremamente affidabile ma al tempo stesso garantire sempre e comunque diritti fondamentali come il rispetto per l’integrità fisico-morale della persona e la libertà dell’individuo. Etica e rispetto sono valori fondamentali per uno sviluppo sostenibile”.

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