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Comunicato Stampa

Burocrazia 'quo vadis' . Ripensare la governance a livello mondiale

26/04/17

Parte la nuova edizione di Forumpa il Forum della Pubblica Amministrazione dal 23 al 25 maggio presso il Roma Convention Center - La Nuvola

FotoRipensare lo stato  sociale, sembra una priorità assoluta e per questo ci sta pensando l'Associazione FORUMPA che da trent'anni organizza eventi per la Pubblica amministrazione e proprio in questi giorni programma la sua nona edizione presso il presso il Roma Convention Center – La Nuvola,  dal 23 al 25 di maggio.
Ma al di là delle pur meritorie iniziative come il FoGG – Future of government Group -  la governance resta uno dei nodi più cruciali dei nostri tempi.

Burocrazia, partiti liquidi, politica regressiva, sovraesposizione all'incertezza, fissità della leadership, sono tutte parole di senso che hanno una unica significazione : non viviamo un bel tempo.
E' questo un passaggio storico-sociale davvero complesso e molto difficile. Non abbiamo neanche il tempo di rifletterci su, siamo travolti dagli eventi che ci lasciano perplessi, a volte costernati, molto spesso delusi e anche un po' stanchi.
Se il passaggio dagli anni 60 ai 70 ha visto la società italiana immersa in un cluod di speranze e ottimismo, il passaggio dagli anni 80 ai 90 ha salutato una popolazione tialiana molto più disincanta e cinica. Ora il nuovo passaggio verso la globalizzazione degli anni post 2000 trova una società italiana nel pieno delle delusioni economiche, politiche, sociali. L'ottimismo si è ridotto notevolmente e lo scenario politico nazionale ed internazionale comincia ad assumere i toni del grigio scuro, tendenti molto allo scuro ...
Lo slancio che ancora sussisteva nel pensiero italiano di poter raggiungere un livello di governance efficiente, efficace, accessibile per poter sviluppare al meglio l'intero quadro sociale italiano, si è infranto contro il realismo di una Europa Unita che ha fatto più danni che vantaggi.
Se il modello di government italiano lascia un segno indelebile di ridondanza verticistica e scarsa capacità di trasparenza, molta difficoltà alla legalità ed eccessiva burocratizzazione di copertura, poca liberalizzazione, molta ingessatura del mercato stile calssico e tanta propensione al consociativismo, il modello di government europeo è un esempio altisonante di erma bifronte : da un lato grande apertura alla cittadinanza, negli effetti enorme difficoltà di conoscenza e accesso a qualunque procedura.
L'amministrazione dell'inizio anni 2000 - ormai pienamente avviati nel loro prossimo passaggio al ventennio -  somiglia più ad un esercizio di dominio che ad una partecipazione sociale alla cittadinanza locale ed internazionale. E questo in estrema sintesi è la motivazione per cui si declina irrimediabilmente verso destra il paradigma dei governi mondiali.
E se da un lato il revival della destra nel mondo, in generale, è imputabile anche e soprattutto ad una certa distorsione cognitiva dei mercati che percepiscono il rischio già come soglia superata della tollerabilità e sostenibilità del sistema su cui poggiano, d'altro canto, nel concreto, è imputabile alla mancata radicazione del walfare sociale ed ad una più accentuata imprudenza di government che ha portato alla cancellazione della classe media su cui poggiava la effettiva redistribuzione del reddito, e ad un avvallamento delle politiche sociali che nei fatti stanno scivolando verso un disastroso flop, se non altro per le dinamiche economiche intrinseche.
La caratteristica materiale delle politiche di walfare stile OGM, le mancate liberalizzazioni, che nei fatti non hanno centrato l'obiettivo,  le aspettative ancora disattese e senza grandi prospettive delle politiche ecosostenibili, stanno nei fatti impoverendo non solo il tessuto sociale ma anche quello culturale e religioso amplificando la portata dei fenomeni di radicalizzazione ed estremismo, nonchè quelli di populismo.



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