SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Calvano: L’UGL Sanità Campania, a tutela delle Professioni Sanitarie.

15/11/10

Presa visione dell'urgenza di intervenire in un comparto dove i professionisti vedono calpestati i propri diritti, subendo continue mortificazioni alla loro professionalità, il dott. Salvatore Calvano individua, unitamente al dott. Patrociello, alcuni punti tra le tante priorità che attanagliano il settore Sanità Privata, punti su cui sarà concentrata e incisiva l'azione del Sindacato.

In concertazione con il Segretario Regionale UGL Sanità Campania dott. Franco Patrociello, gia’ da tempo impegnati sulle tante problematiche della Sanità, rileviamo l’urgenza di intervenire anche nel settore privato come quello delle Professioni Sanitarie , che vede impiegati circa 300.000 operatori in Italia nelle strutture sanitarie e crediamo sia in assoluto la categoria di lavoratori più bistratta ad ogni livello.

1) Il contratto di lavoro della Sanità Privata, per quanto riguarda la parte normativa, a differenza di quello della sanità pubblica e del personale medico, anche se con i ritardi fisiologici propri di tutte le categorie di lavoratori, vengono comunque rinnovati, mentre nel settore privato non e’ stato ancora rinnovato dal lontano 2005. Questo fa di questa categoria la più MALPAGATA in assoluto, con la doppia beffa che nel comparto privato, a differenza del pubblico, non esiste alcuna indennità di vacanza contrattuale, e ad ogni rinnovo vengono fissati gli “UNA TANTUM” a risarcimento dei ritardi, che vista la crisi costante, sono di fatto inesigibili.

2) Il rimborso chilometrico è fermo al prezzo della benzina di 5 anni fa’, in quanto il contratto non prevedeva un adeguamento automatico in base alle tabelle ACI, ed è quindi praticamente inesistente. Gli operatori che effettuano trattamenti domiciliari hanno quindi una “tassa” aggiuntiva sullo stipendio, pari al costo della benzina e dell’usura macchina.

3) La beffa più simpatica è costituita dall’obbligo degli ECM (Educazione Continua in Medicina), non adeguatamente previsto nel contratto della sanità privata, , in quanto all’epoca in fase di sperimentazione, e che quindi si è di fatto tradotto in un’altra “tassa” sullo stipendio. Nella sanità pubblica infatti il personale viene considerato a tutti gli effetti in servizio e gli oneri sono a carico dell’azienda, mentre nel privato oltre al costo economico, sono costretti a sottrarre dalle ferie i giorni necessari alla loro formazione obbligatoria.

4) Mancanza di tutela. In questo periodo di gravi crisi economiche il comparto privato ha dovuto fare tristemente conoscenza con gli AMMORTIZZATORI SOCIALI, cig applicata in deroga nel periodo nov-dic- 2009 e la cui ombra ancora incombe su i lavoratori, unitamente al rischio di mobilità. Il CCNL della sanità privata non prevede tuttavia tali ammortizzatori sociali, e quindi la crisi rischia di abbattersi con la mannaia dei licenziamenti sulla nostra categoria.

5) La mancanza di NORME ANTI-ABUSIVISMO è uno dei risvolti più gravi in assoluto di queste inadempienze legislative. Nella nostra categoria l’abusivismo ha subito non a caso un’evoluzione senza pari, raggiungendo le proporzioni impressionanti di 1 abusivo su 3, in quanto le strutture private accreditate trovano spesso nel personale non qualificato la soluzione delle proprie difficoltà economiche. In assenza di un Albo è di fatto difficile verificare la sussistenza dei titoli abilitanti, ed il CCNL non prevede alcuna norma a riguardo, lasciando la salute pubblica in balia della coscienza, spesso “incosciente”, dei singoli imprenditori.

6) L’attesa mortificante. Con il D.M. 741/94 è stato definito il PROFILO PROFESSIONALE dei Terapisti della Riabilitazione, cui avrebbe dovuto seguire l'istituzione di Albi e Ordini, a tutela delle varie categorie. Per qualche misterioso ed oscuro motivo ciò non è ancora avvenuto, con il risultato di vedere riconosciuti meno diritti delle altre pari professioni sanitarie, (infermieri, ostetriche ...), difese e tutelate da un Ordine. La titolarità e l’autonomia professionale dei terapisti non è riconosciuta neanche dal CCNL, dove vengono trattati da meri esecutori di ordini, e non da professionisti abilitati ad effettuare diagnosi riabilitativa e a scegliere autonomamente in equipe strategie di intervento.

7) Parità di vincoli. Fondamentale anche l’intervento della COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLA SANITA, che ha sottolineato la necessità di realizzare una parità di vincoli fra pubblico e privato, mediante l’attuazione nel CCNL di un adeguato sistema di controlli” finalizzati ad “arginare e combattere ogni forma di spreco e di malasanità professionale”. Tali interventi costituiscono una vera propria urgenza particolarmente in regioni quali la nostra, dove la malasanità è sovrana, e corrispondono al dovere prioritario di tutelare i diritti fondamentali dei malati alla qualità, alla continuità ed alla sicurezza dei trattamenti e garantire il mantenimento dei posti di lavoro e la dignità professionale degli operatori della sanità.

I Terapisti della Riabilitazione (neuro psicomotricisti, logopedisti ,fisioterapisti ecc.ecc., unitamente agli altri operatori sanitari, dovrebbero essere il fiore all’occhiello di qualsiasi programma di risanamento , ma per qualche strano ed incomprensibile meccanismo, si trovano ad essere le prime vittime sacrificali della sanità, calpestati da gravi e continue carenze normative, accentuate ancor più dalle disuguaglianze fra CCNL pubblico e privato.
Ciò costituisce un vero e proprio scempio sul quale è necessario ed urgente essere presenti ed intervenire, dando voce e significando solidarietà a questo piccolo “esercito” di professionisti, il cui malcontento crescente richiede una giusta attenzione.
Essere interpreti di queste istanze, stando concretamente al fianco dei lavoratori è un dovere di chi intende operare rendendo il Sindacato un vero strumento di lotta, solidarietà e di crescita.






Coordinatore Regionale Campania
UGL Sanità Professioni Sanitarie:
dott.Salvatore Calvano



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Salvatore Calvano (Coordinatore UGL Sanità Professioni Sanitarie)
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