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Camere termografiche, killer application per la sicurezza dell’oggi: su secsolution magazine

09/06/20

Le camere termometriche di tipo turret e bullet, installate a soffitto o a parete, tutelano la sicurezza degli operatori: la temperatura è infatti rilevabile oltre il metro di distanza dal soggetto da valutare e senza necessità di contatto.

In questa delicata fase, la termografia è senza dubbio la killer application del comparto sicurezza, in Italia e non solo. Le telecamere termografiche sono infatti al centro del dibattito: si vedono nei supermercati, in mano agli agenti di polizia, negli aeroporti, ma anche in ospedali, fabbriche e in generale in tutti gli ambienti ad alta densità o dove si possano presentare assembramenti o flussi di persone in movimento. Fisse o portatili, queste camere sono in grado di eseguire un rapido ed affidabile screening della temperatura della superficie cutanea, senza necessità di contatto con l’operatore. E stanno diventando degli strumenti di uso massivo, con i quali la cittadinanza comincia a convivere.

Rapidità di rilevazione della temperatura e scarsa invasività sono elementi essenziali per evitare rallentamenti o intoppi nelle ordinarie procedure di flusso, soprattutto con l’approssimarsi di una “fase 2” dove tutti auspicano un graduale ritorno alla normalità. La rapidità non inficia però l’accuratezza: i modelli più evoluti (*) in un solo secondo rilevano la temperatura, catturando fino a 30 volti in contemporanea con una sensibilità termica inferiore a 0.04 C° e un’accuratezza inferiore a ±0.5°C, che si riduce a ±0.3°C con l’ausilio di una Black Body.

Intelligenza

L’intelligenza artificiale, in questa particolare applicazione della tecnologia termica, garantisce una minima percentuale d’errore e consente di discriminare eventuali altre sorgenti calde presenti nella scena (es. tazza di the) e di rilevare anche se la persona indossa una mascherina protettiva: un’opzione di particolare interesse nella fase 2, soprattutto laddove tali dispositivi vengano resi obbligatori in alcune regioni del paese.

A soffitto o a parete

Le camere termometriche di tipo turret e bullet, installate a soffitto o a parete, tutelano la sicurezza degli operatori: la temperatura è infatti rilevabile oltre il metro di distanza dal soggetto da valutare e senza necessità di contatto. Questa soluzione è ideale anche per non alterare le ordinarie procedure di lavoro e di gestione dei flussi e per ottimizzare gli spazi ove non vi siano spazi a terra adeguati per collocare le camere su treppiede.

A mano

Le opzioni portatili wireless sono invece ideali per gli agenti di polizia, che si trovano oggi a gestire capillari operazioni di verifica legate alle necessarie condizionalità agli spostamenti della cittadinanza, a partire dal rispetto delle quarantene prescritte. Anche guardie giurate e addetti alla security possono essere dotate di dispositivi portatili per gestire i flussi davanti a supermercati, banche, poste, aeroporti e stazioni, aziende, uffici della PA. I dispositivi termografici portatili permettono di controllare la temperatura soggetto per soggetto, mantenendo la necessaria distanza di sicurezza.

Integrazioni

Fondamentali sono poi le integrazioni, native o con soluzioni software e hardware di terze parti, con altri sistemi, in particolare di controllo accessi per automatizzare tornelli, porte scorrevoli, lettori di badge, barriere. I terminali di controllo accessi con tecnologia termografica sono ideali per rilevare la temperatura delle persone in accesso anche oltre i due metri, con o senza mascherina.

Privacy

Altro tema essenziale è la protezione della privacy, protetta da protocolli di trasmissione cifrati e dall’assenza di registrazione in default: starà all’utente eventualmente attivare la registrazione, in ossequio a policy GDPR-compliant.

Nota: (*) Come le camere termografiche Hikvision, progettate per rilevare temperature cutanee elevate al fine di ottenere un rapido screening nelle aree pubbliche. Le temperature corporee effettive dovranno essere ulteriormente confermate con dispositivi di misurazione clinica. Utilizzare sempre queste camere in conformità alle leggi e alle normative locali.


Maggiori informazioni su:
www.hikvision.com/it

Contributo per secsolution magazine di: Amedeo Basile - Product Specialist Engineer Front End TVCC presso Hikvision Italy



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