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Comunicato Stampa

Carcere di Pozzuoli: Blandizzi, un successo che libera le emozioni

27/06/17

L'impatto emotivo è molto forte, un concerto, che per un attimo sembra trovarsi tutti da un'altra parte, con un'altra vita, un'altra forza e una nuova energia.

Si aprono i cancelli del Carcere Femminile di Pozzuoli per la Giornata Internazionale della Musica con un concerto di Lino Blandizzi insieme alle detenute, tenutosi il 21 giugno 2017, alle ore 15:30. Le regole sono molto ferree, per entrare si lascia tutto all'ingresso, telefoni compresi. Dopo due grandi cancelli che si chiudono alle spalle, si esce sul cortile esterno per raggiungere il teatro che è già gremito di visitatori e detenute. L'impatto emotivo è molto forte, un concerto, che per un attimo sembra trovarsi tutti da un'altra parte, con un'altra vita, un'altra forza e una nuova energia. Il cantautore inizia con il brano "Nessuno è più diverso" insieme al coro delle Donne, in un'atmosfera suggestiva, supportata dalla proiezione di immagini toccanti. Blandizzi interpreta i brani più significativi della sua carriera artistica, alcuni anche dall'alto contenuto sociale, alternando duetti e inediti con le ospiti della casa penitenziaria. Un evento, una giornata di musica che unisce, grazie alla sensibilità del Direttore Dott.ssa Stella Scialpi, che ha permesso questo evento, al Comandante Dott.ssa Fortuna Paudice, alla collaborazione preziosa degli educatori Maurizio Cozzolino e Cinzia Ciarleglio e di tutti gli agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Si può avere un trascorso di tanti live alle spalle, dice Blandizzi, ma ci sono concerti speciali che lasciano un segno indelebile e questo è uno di quelli indimenticabili, ora sento dentro le loro voci, la loro forza di reagire... quel canto finale struggente quando Marcella urla: libertà!!! L'artista, che già in precedenza ha collaborato con il carcere nel laboratorio di lettura e scrittura "San Suu Kyi", quest'anno ha iniziato un suo progetto dal titolo "VocisospesediDonne", un laboratorio di musica, dove intende sperimentare, cercando di entrare nel mondo interiore delle ospiti del carcere, per creare e elaborare le loro "cadute", quei passi sbagliati, che hanno privato loro della libertà. Storie che diventano canzoni.




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