ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Carlo e Nadia Studio al Mittelfest 2021

03/09/21

primo passo del progetto Michelstaedter. La grande trasgressione. A cura di Teatri Stabil Furlan.

FotoMittelfest 2021 Cividale

  "eredi",

CARLO E NADIA. STUDIO

Studio intorno ad un incontro
primo passo del progetto
Michelstaedter. La grande trasgressione.

Spettacolo in lingua friulana e italiana

TEATRI STABIL FURLAN

CHIESA DI SANTA MARIA DI CORTE.

Replica Giovedì 2 Settembre 2021, ore 17,00.





Ideazione e scrittura Antonio Devetag.

A cura e regia di Claudio De Maglio.

Con Dina Mirbakh  e  Radu Murarasu.

Musiche dal vivo Riccardo Pes.

Spazio scenico e luci Claudio Mezzelani

Costumi Emanuela Cossar

Organizzazione Chippy Battello, Nadia Peressutti, Barbara Gortana, Marco Lestani.

Ufficio stampa Alessio Screm.

Produzione Teatri Stabil Furlan.

In collaborazione con Civica Accademia D’Arte Drammatica “Nico Pepe”.

E con il sostegno di ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane




"Carlo e Nadia " presentato al Mittelfest 2021 è il primo studio di una produzione che il Teatri Stabil Furlan svilupperà nel 2022,  fino, presumibilmente al 2025, in occasione degli eventi per Gorizia/Nuova Gorica Capitale Europea della Cultura, quando la figura di Carlo Michaelstedter, giovane pensatore individualista e affascinante, poeta, pittore, filosofo e letterato goriziano sarà sicuramente un elemento di forte attrazione culturale.

Carlo e Nadia Studio vede al centro appunto la figura tormentata del giovane Carlo Michaelstedter,  pensatore individualista e affascinante, poeta, filosofo e letterato goriziano, pieno di intenzioni cosmiche e superomistiche, e la giovane Nadia Baraden, profuga russa, anarchica, bellissima, elegante e cosmopolita.

Nella Firenze del 1906 prende corpo la vicenda tra il giovane studente e l’ esule russa, fino al gesto estremo di lei, che ha dominato le cronache dell’epoca.

Con questo Studio dei Teatri Stabil Furlan si prepara la tragedia: là dove gli idealismi fanno da barriera al sentimento e domina il pessimismo del futuro, la coscienza drammatica del secolo "breve" in arrivo.


Prova convincente ed appassionata di Dina Mirbakh  e  Radu Murarasu, con l'accompagnamento al violoncello di Riccardo Pes.

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Maura Capanni (Corrispondente settore cultura)
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