NUOVI SERVIZI
Comunicato Stampa

Castel Monte ha riaperto tutte le sue strutture di servizio per i piccolissimi da 0 a 3 anni

26/06/20

I servizi, in forma di attività ludiche-ricreative, sono totalmente operativi dal 15 giugno scorso. Per rispettare le nuove normative sanitarie, la cooperativa ha dovuto assumere personale aggiuntivo.

Foto“Gli ultimi mesi e settimane sono stati per noi di lavoro frenetico, per capire come riattivare i servizi alle famiglie per la fascia dei piccolissimi da zero a tre anni, rispettando tutte le restrizioni e i limiti imposti per legge, per contrastare il rischio Covid-19. Per questo siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a riaprire la totalità delle nostre strutture per l’infanzia il 15 giugno scorso, appena le normative ce lo hanno consentito, per tornare a dare un supporto attivo alle madri e ai padri che lavorano”. Caterina Bustaffa è la vicepresidente della cooperativa sociale Castel Monte di Montebelluna (Treviso), nonché responsabile della Divisione Educazione & Famiglia della cooperativa.

Castel Monte ad oggi gestisce il nido comunale di Volpago del Montello (TV), il micronido aziendale all’interno dell’Agenzia delle Entrate di Marghera (VE), il micronido comunale di Cappella di Scorzè (VE); è inoltre attiva una collaborazione con l’associazione Uniti per la Vita CAV-MPV di Treviso (centro di aiuto alla vita – movimento per la vita), che ha sede in città in via Pinelli, e per la quale Castel Monte si occupa di un servizio di baby sitting per bambini nella fascia d’età 1-6 anni, al quale si aggiunge un supporto socio-pedagogico alle neomamme, per lo più straniere.

“Tutti i nostri servizi infanzia sono accreditati e riconosciuti dalla Regione Veneto con un punteggio del 100% - spiega Chiara Brunello, referente pedagogica di Castel Monte – a garanzia della qualità che riusciamo ad assicurare. Uno dei nostri punti di forza, in aggiunta all’innovativa proposta didattica e al costante investimento per la formazione continua del personale, sono la flessibilità e la personalizzazione che riusciamo ad offrire ad ogni singola famiglia. Un altro aspetto che ci caratterizza è senza dubbio l’essere riusciti a creare una solida rete sociale nel territorio, implementando sinergie e progettualità condivise, specie nell’ambito della disabilità e fragilità in genere”.

“A inizio 2020, prima dello scoppio della pandemia – aggiunge Caterina Bustaffa – eravamo contenti, poiché avevamo tutti i nostri nidi al completo della capienza. Quando poi è arrivata l’emergenza sanitaria, abbiamo scelto di mettere subito il personale in cassa integrazione, dal 01 marzo al 31 maggio, e abbiamo bloccato immediatamente le rette degli iscritti, per andare incontro alle famiglie. Questa serietà e correttezza hanno richiesto coraggio delle scelte, ma ci stanno ripagando. Ora che abbiamo riaperto tutte le strutture per l’infanzia, infatti, applicando le attuali normative e assumendo personale aggiuntivo per rispettare i protocolli di sicurezza, la maggior parte delle iscrizioni sono state confermate. Del resto, come azienda abbiamo sempre cercato di adeguarci ai cambiamenti socio-economici del contesto, per dare risposte idonee ai bisogni in continuo mutamento, sia delle famiglie, sia degli Enti coi quali collaboriamo e co-progettiamo. Certo, la nuova criticità del momento attuale di emergenza è la mancanza di direttive certe da parte delle Istituzioni, ma abbiamo comunque gestito con pieno controllo anche questa fase, grazie agli organi preposti all’interno di Castel Monte”.



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