Che cos'è la vertigine

Ambulatorio di vestibologia e audiometria del Poliambulatorio San Bernardino di Salo'. Responsabile Dr Cristiano Balzanelli Resp. Vestibologia e Audiologia Spedali Civili Brescia
del 24/10/16 - di Stefano Giordanini

La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale dell'individuo. Tale distorsione influisce sul movimento della persona dandogli un'errata percezione dello stesso, caratterizzato da perdita di EQUILIBRIO frequentemente essa è di tipo rotatorio.

Vari organi (in particolare i sensori posti nel labirinto, cioè nell'orecchio interno, nella retina oculare, nei muscoli, nelle articolazioni e sulla pelle) e centri nervosi (in particolare quelli posti nel midollo spinale, nel tronco encefalico, nel cervelletto, nel talamo e nella corteccia cerebrale) garantiscono questa funzione. I disturbi dell'equilibrio sono molto numerosi e diversi tra loro anche se vengono spesso identificati con l'unico termine generico di Vertigine. Le loro possibili cause sono altrettanto numerose e di varia gravità.

La disciplina medica che si occupa di queste patologie è la Vestibologia (dal termine anatomico Vestibolo che identifica quella parte dell'orecchio interno con i vari sensori necessari alla funzione). La diagnosi e la terapia di un disturbo dell'equilibrio sono spesso difficili e possono richiedere la collaborazione anche di diversi Specialisti.

Le innovazioni tecnologiche, lo sviluppo degli studi neurofisiologici e la moderna facilitazione alla divulgazione delle esperienze cliniche e sperimentali favoriscono il lavoro del Medico e consentono continui progressi diagnostici e terapeutici. Il risultato, però, è spesso legato alla tempestività della diagnosi, nettamente favorita da una corretta informazione del paziente al proprio medico di fiducia circa le caratteristiche dei propri disturbi e dall'identificazione dei segni clinici che caratterizzano le varie patologie. Per una corretta diagnosi differenziale tra i diversi tipi di disturbo dell'equilibrio è fondamentale che il paziente riesca a descriverli correttamente al proprio Medico di fiducia. L'uso di termini impropri crea confusione anziché favorire chiarezza e precisione diagnostica.

I disturbi dell'equilibrio sono sintomi comuni a numerose patologie. Per questo motivo vari tipi di Specialista se ne sono occupati e collaborano spesso tra loro per la diagnosi e la terapia. Il Vestibologo è un medico esperto nei disturbi dell'equilibrio, tradizionalmente appartenente alla Otorinolaringoiatria, all'Audiologia o, meno frequentemente, alla Neurologia o ad altre specializzazioni. Ad esso spetta storicamente un ruolo di primo piano nella diagnosi e nella terapia della vertigine. In particolare a lui sono tradizionalmente affidati gli esami strumentali (spesso identificati col termine di esame cocleo-vestibolare o di esame otofunzionale o di valutazione otoneurologica) deputati alla valutazione della funzione dell'equilibrio, con particolare riguardo al labirinto (certamente l'organo principe di tutta la funzione) ed alle sue connessioni con il cervello ed il cervelletto. Durante l'iter diagnostico il Vestibologo si avvale talora della collaborazione di altri Specialisti (ad esempio: fisiatri, ortopedici, internisti, angiologi, neurochirurghi, dentisti, oculisti, neuroradiologi, ecc.) il cui contributo risulti necessario per affrontare le cause o le concause emerse dalle indagini vestibologiche

I moderni Abulatori di Vestibologia , come quello presente al Poliambulatorio San Bernardino di Salo' sono dotati di apparecchiature computerizzate per la valutazione raffinata dei riflessi di origine labirintica, dei movimenti oculari, della capacità di controllo della stazione eretta e della marcia e della funzione uditiva. Ai Laboratori di Vestibologia sono affidate anche le Terapie Riabilitative come le manovre liberatorie per le vertigini parossistiche da posizionamento ela rieducazione vestibolare dei pazienti vertiginosi cronici. Alle unità operative Oto-Neurochirurgiche ad essi collegati vengono eventualmente demandate le labirintectomie farmacologiche o chirurgiche, le neurectomie selettive, gli interventi sull'orecchio medio e quelli sul basicranio.

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