EDITORIA
Comunicato Stampa

Città della Scienza, tracce. Un libro per ricordare

14/03/13

Un libro per raccontare e ricordare, con le foto degli amici di Napoli e di Città della Scienza, cos'era questo piccolo gioiello italiano. Una iniziativa a costo zero per fotoamatori, dilettanti e professionisti.

Un libro ricordare Città della Scienza.

Possono partecipare fotografi dilettanti, fotoamatori evoluti e professionisti.

È possibile inviare qualsiasi immagine che abbia come soggetto principale Città della Scienza.
Per le immagini amatoriali saranno preferite quelle realizzate in occasione di visite alla struttura, sia degli interni che dell'esterno. Quindi scolaresche, scene animate, eventi pubblici (come Futuro Remoto, Beautiful Minds, rassegne varie…), foto di gruppi di amici, bambini che giocano sperimentando, foto del planetario, dell’auditorium, i dettagli architettonici…
Sono inoltre consentite immagini storiche dell’ILVA ancora in attività e i ritratti dei suoi ex operai, foto scattate durante la costruzione di Città della Scienza e in occasione dell'inaugurazione, scene di vita di Coroglio e Bagnoli e immagini del patrimonio paesaggistico, culturale ed archeologico di quell'area.

La sezione conclusiva del volume sarà dedicata all’incendio che ha devastato la struttura.

Tutte le info per partecipare e il modulo da compilare ed inviare insieme alle proprie foto, sono su http://www.photopolisnapoli.org/news/citta-della-scienza-libro
Ulteriori informazioni possono essere richieste scrivendo a info@photopolisnapoli.org.

‎"Era un gioiello di Napoli, forte di 250mila visitatori all'anno e in maggioranza bambini. Per loro, ma non solo per loro, la Città della Scienza era un solido punto di riferimento fatto di curiosità scientifiche e artistiche creato per stimolare i cinque sensi attraverso sofisticati percorsi interdisciplinari. Lì tutto era pensato e costruito per insegnare ad osservare e capire il mondo attraverso il gioco, la sperimentazione e divertenti interazioni con la tecnologia.
Questo incendio è stato uno dei più grandi attentati alla città. Un attentato alla sua civiltà, al suo patrimonio culturale, alla sua dignità, al pari del bombardamento su una biblioteca o un museo.
Si parla di ricostruzione ed è bene che questa si faccia in tempi rapidi, al di là di ogni polemica sul dove e sul come. Ma per ricostruire si deve anche intervenire sulla memoria.
Gli archivi, le biblioteche, le emeroteche, i musei custodiscono la nostra memoria ed assolvono alla funzione di formare la coscienza civile di un popolo. Ecco il perché di questo progetto, per contribuire a creare la memoria di un luogo che ha fatto storia."

Autori dell’iniziativa sono i fotografi Marco Maraviglia e Massimo Vicinanza, non nuovi a questo genere di operazioni realizzate con la formula del Creative Commons, tra cui l’ultima, “Donne italiane. Tutto il resto è falso”, un calendario realizzato con la partecipazione di 14 autori dilettanti e professionisti, scaricabile gratuitamente dalla rete e classificatosi finalista al Premio Immagini Amiche nella categoria web.



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