ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Civitavecchia la regina dei porti

20/05/15

L'impatto economico delle attività crocieristiche nel porto di Civitavecchia supera i 400 milioni di euro. Conseguenza positiva per il fattore occupazionale

Il porto di Civitavecchia supera i tradizionali imbarchi come Genova, Venezia e Napoli con un fatturato globale di 401,9 milioni di euro e con 1731 persone impegnate nelle attività croceristiche.
Questo è il dato che emerge dallo studio ‘‘L’analisi dell’impatto socio-economico delle attività crocieristiche del porto di Civitavecchia” che è stato commissionato dall’Autorità Portuale di Civitavecchia Fiumicino e Gaeta al CERTeT (Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo) dell’Università Bocconi.

L’impatto sull’economia delle attività crocieristiche operate nel porto di Civitavecchia è pari a 401,9 milioni di euro, di cui 51,3 milioni derivanti dalla spesa delle compagnie marittime, dei crocieristi e degli equipaggi sulle attività marittimo-portuali e sui tour operator locali.
222,9 milioni sono derivanti dalle spese per attività di ristorazione, di trasporto, di intrattenimento e acquisti vari dei croceristi (213,0 milioni) e dei membri degli equipaggi (9 milioni) nell’area del Lazio e infine 27,7 milioni sono prodotti dagli effetti indiretti e indotti delle attività relative ai servizi marittimo-portuali.
L’effetto occupazionale strettamente riconducibile a tali attività è pari a 1.731 addetti, ovvero a circa il 25% degli occupati in ambito portuale, di cui 601 addetti alle attività marittimo portuali e dei tour operator di Civitavecchia e 1.130 occupati indirettamente ad essi legati attraverso il meccanismo di forniture e di indotto.
Lo studio evidenzia inoltre che le 832 toccate nave e gli oltre 2,1 milioni di passeggeri del 2014 fanno di Civitavecchia il porto leader del Mediterraneo.

Dunque il porto di Civitavecchia rappresenta una grande risorsa, in grado di portare benefici, non solo a livello locale ma su tutto il territorio laziale. Dallo studio emerge infatti che il 50% dei crocieristi raggiunge Roma, il 37% si ferma a Civitavecchia e il 13% raggiunge altre città del Lazio come Tarquinia, Ostia, Cerveteri e Viterbo.

“Quella che si produce in porto – ha sottolineato il presidente dell’Autorità Portuale, Pasqualino Monti – è una ricchezza straordinaria. I numeri sono importanti, ma da qui si deve partire per lavorare insieme, programmare e creare servizi necessari”.

“Civitavecchia – ha aggiunto Pasqualino Monti – ha un’importante occasione da cogliere: c’è un mercato ancora in fase di crescita da aggredire in termini di servizi”.



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