MUSICA
Comunicato Stampa

Claude Debussy e Italo Montemezzi fra Ottocento e Novecento

23/10/18

Un concerto, alla sera, e una tavola rotonda, al mattino.
Denia Mazzola Gavazzeni dedica un’intera giornata a due rarità,
tra cui un’opera ingiustamente dimenticata, sconosciuta al pubblico.

FotoMilano 03 ottobre 2018 – Appassionata conoscitrice del Novecento storico, Denia Mazzola Gavazzeni prosegue nel suo instancabile lavoro di valorizzazione del repertorio italiano dell’epoca, proponendo al pubblico degli studiosi e all’audience di Milano la riscoperta di una rarità: venerdì 26 ottobre, alle ore 20.45 in Sala Verdi al Conservatorio di Milano, per il 42° cartellone della Stagione di Serate Musicali andranno in scena in forma di concerto (con luci e costumi) L’Incantesimo di Italo Montemezzi (1875-1952), opera ingiustamente dimenticata se non addirittura sconosciuta al pubblico, assieme a L’enfant prodigue di Claude Debussy (1862- 1918), in omaggio all’autore nel centenario della morte.
Realizzato in collaborazione con La Camerata di Cremona e Serate Musicali di Milano, il concerto rappresenta il culmine di un’intera giornata dedicata a Debussy e a Montemezzi, inserita nel palinsesto “Novecento” del Comune di Milano del quale porta il patrocinio, che prevede una tavola rotonda dalle ore 10.00 alle ore 14.00 presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano, in via Palestro 16. Relatori Cesare Orselli, Marzio Pieri, Stefano A.E. Leoni, Bernardo Pieri.
La sera, ore 20.45, in Sala Verdi, andrà in scena il “dittico” italo francese, composto da due atti unici in forma di concerto. La serata proseguirà il ciclo “Andiamo all’Opera!”, lungo quel percorso poetico-musicale meglio conosciuto come “teatro della parola” iniziato lo scorso anno dall’associazione produttrice Ab Harmoniae Onlus con la riproposta de La Falena di Antonio Smareglia. Le due opere saranno affidate alla voce del soprano Denia Mazzola Gavazzeni, con Giuseppe Veneziano, Armando Liaj, Fulvio Ottelli, accompagnate dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Marco Fracassi.
L’Incantesimo – Molti poeti e drammaturgi fornirono il testo alle opere di Montemezzi, noto per la sua grande capacità sinfonica di coniugare racconto drammaturgico, parola e visioni scenico-musicali alle ricche armonie e alla raffinatezza della strumentazione. Per L’Incantesimo, Sem Benelli ultimò il libretto nel 1933. A causa del contrasto del compositore con il governo fascista, l’opera vide però la luce solo nel 1943, quando Montemezzi si stabilì in America. Montemezzi stesso diresse l’NBC Simphony Orchestra nell’esecuzione del 1943, dal vivo, per la radio: unica incisione pervenutaci. Nell’intreccio di sentimenti e di emozioni fra il marito geloso (Folco), la moglie anaffettiva (Giselda), l'amante rifiutato (Rinaldo), protagonista è l’amore, che, come come dirà il negromante Salomone “tutto può”, anche “trasformare una cerva morente” in una persona nuova, Giselda, capace di amare e di riconoscere la nuova primavera della vita.
L’Enfant Prodigue – L’enfant prodigue, possente cantata per soli, coro e orchestra, trae soggetto dalla parabola evangelica del “figliol prodigo”; in essa, tuttavia, il compositore non indugia in sentimenti melodrammatici ma va dritto al cuore della parabola con accento umano, già anticipatore dell’intima poeticità di Pelléas et Mélisande. Con L’enfant prodigue (versi di Edouard Guinand) il ventiduenne Claude Debussy, al termine dei suoi studi al Conservatorio, partecipò e vinse l’ambitissimo Prix de Rome (1884). Estimatore della musica di Wagner, tentò di discostarsene traslando il concetto wagneriano di “melodia infinita” in assunti di “immagini balenanti” rinnovate e spesso indipendenti fra loro grazie a un linguaggio armonico extratonale (scala esatonale).
La poetica dell’attesa – Se Debussy fu pianista eccelso, Montemezzi fu direttore d’orchestra di grande talento. Figli del pensiero musicale mitteleuropeo del proprio tempo, essi seppero trarre dagli stili e dalle poetiche del passato nuova visione “simbolista”, per alcuni aspetti direttamente discendente dalle poetiche post-impressionistica e post-wagneriana captata dai coevi Smareglia, Mancinelli, Zandonai. L’enfant prodigue e L’Incantesimo si innestano l’uno su l’altro, in perfetta consequenzialità, all’interno del tessuto armonico dell’attesa: nella rarefatta trasparenza degli accordi e dell’ipnotica ripetitività dei ritmi, Debussy e Montemezzi ci restituiscono, mistica e magica, la suggestione simbolista di una speranza a lungo attesa.La produzione – L’Incantesimo di Montemezzi, in abbinamento a L’Enfant Prodigue di Debussy, insieme alla Tavola rotonda presso la Galleria dArte Moderna, sono prodotti dall’associazione lombarda Ab Harmoniae Onlus - ideazione e direzione artistica di Denia Mazzola Gavazzeni. I due atti unici sono stati già eseguiti, in anteprima al pianoforte, il 7 luglio scorso a Bergamo, presso il cortile di Palazzo Frizzoni, inseriti nel palinsesto di Art2Night2018 e di Bergamo Estate 2018.
Biglietti: Intero 30€, Ridotto 25€, 10€ (under 26), 5€ (Studenti Enti musicali convenzionati). Per info e biglietti: tel. 0229409724, email: biglietteria@seratemusicali.it).
PROGRAMMA
Venerdì 26 ottobre 2018
TAVOLA ROTONDA
G.A.M. Milano, Galleria d’Arte Moderna, Ore 10.00-17.00
Relatori
Cesare Orselli
Marzio Pieri
Stefano A.E. Leoni
Bernardo Pieri

CONCERTO
Sala Verdi del Conservatorio, Ore 20.45
G. Faurè
Cantique de Racine
C. Debussy
L’enfant prodigue
Scena lirica di Edouard Guinand
I. Montemezzi
L’incantesimo
Opera in un atto
Testo di Sem Benelli

Denia Mazzola Gavazzeni, nel ruolo di Lia (L’enfant Prodigue) e di Giselda (L’incantesimo)
Giuseppe Veneziano, nel ruolo di Azael (L’enfant. Prodigue) e di Rinaldo (L’incantesimo)
Armando Likaj nel ruolo di Folco (L’incantesimo) e di Simeone (L’enfant prodigue)
Fulvio Ottelli, nel ruolo di Salomone (L’Incantesimo)
Coro La Camerata di Cremona
Orchestra Filarmonica Italiana
Marco Fracassi, direttore e concertatore

Produzione
AB HARMONIAE ONLUS
In collaborazione con
LA CAMERATA DI CREMONA
SERATA MUSICALI DI MILANO
Col Patrocinio del COMUNE DI MILANO

BIOGRAFIE
Denia Mazzola Gavazzeni. Nata sulle rive dell’Adda in provincia di Bergamo, è soprano, didatta e organizzatrice di eventi. Svolge attività artistica dal 1982 presso i più importanti teatri nazionali e internazionali. Amante dell’arte e della poesia, ha fatto del suo percorso artistico una costante ricerca per riportare alla luce compositori e loro opere ingiustamente dimenticati. Dal registro di soprano coloratura , a servizio del belcanto, nei primi anni della sua carriera, è passata a quello odierno che la vede interprete convinta di partiture del tardo Ottocento europeo e del nostro Novecento (Parisina, Ariadne au Naxos, Salomè, L’amore dei tre re, Cassandra, Risurrezione, Iris, Zazà, Marion Delorme, La Vièrge, Marie Magdeleine, Eve, Esclarmonde, Miroir de Jesus, Mirra, Turandont(Busoni), La vida breve,, La voix humaine, Dialogue de Carmelites, Cecilia e tante altre.). Premiata con il “Platinum de l’Accademie du disque lyrique” a Parigi, è stata protagonista della “Donizetti Renaissance” interpretando una ventina di titoli donizettiani. Ha inciso per Ricordi, Koch Schwann, Ariston, Fonit Cetra, Agora, Kicco Music, Bongiovanni, Actes Sud, Universal, Actes Sud. Ha pubblicato “Ritratti”, libro iconografico-testuale, testimonianza delle decine di opere da lei riportate alla luce. E’ Fondatrice e presidente dell’associazione Ab Harmoniae Onlus. Con essa ha prodotto centinaia di eventi musicali, curandone spesso le regie e offrendo ai giovani artisti l’occasione per farsi conoscere. Riconosciuta essere “di vivace curiosità intellettuale", l’artistaha prestato la sua voce anche a cause umanitarie. Si ricordano i suoi “Ateliers de Chant et espressione corporel” realizzati in collaborazione con il Ministero di Giustizia Francese e Italiano, Le “Déambulations lyriques” presso le Unità di Cure Palliative degli ospedali L’Archet de Nice , o psichiatriche dell’Ospedale Lenval (Nice), i concerti presso la filiera delle Unità Geriatriques del Principato di Monaco. Per tre stagioni presente presso la Favelas St Isabel di Viamao, Porto Alegre (Brasil) con un programma dal titolo “Voce che canta, terapia dell’anima” è stata invitata dal Mutirao da Comunicacao della Congrezione Episcopale Brasiliana, per testimoniare sulla “missione della voce e dell’artista nella cura delle sofferenze morali e psicologiche". Nel 2015 La Città di Nice (Fr) l’ha decorata con “Medaille d’Or” per meriti culturali e solidali. Ab Harmoniae Onlus

INFO:
abho.monaco@gmail.com
cel. 3381407113
www.abharmoniaeonlus.com

Ufficio stampa: Paolo Andreatta – Nicoletta Tassan Solet
paoloandreatta.tn@gmail.com - nicoletta.tassan@gmail.com
cell. + 39 340 5690863 - 348 6418066
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