Coltelli da cucina, perché sono diventati di gran moda i coltelli da cucina giapponesi!

Scopriamo perché da qualche anno i coltelli da cucina giapponesi sembrano avere la meglio sui classici coltelli occidentali, è solo una questione di moda o c'è di più?
del 22/10/19 -

Da qualche anno a differenza del passato, sono diventati sempre più comini nelle nostre cucine i coltelli giapponesi. Il perché di questa diffusione cosi capillare non è poi così scontata, infatti le lame di questi coltelli giapponesi, a differenza delle lame dei coltelli da cucina realizzati con i classici standard europei risultano addirittura più durature nel tempo.

Come è noto, il classico coltello da cucina giapponese, è realizzato con una lega ad alta percentuale di carbonio, io motivo non è dovuto solo ad un fattore di tradizione giapponese, ma è da ricercarsi nella maggiore flessibilità della lama realizzata in acciaio al carbonio e probabilmente nella maggior tenuta del filo. Queste due caratteristiche infatti possono dirsi gli elementi basilari del classico coltello giapponese che lo caratterizzano e l’anno aiutato ad acquisire quella fama nota anche ai meno appassionati. Ciò stante però è bene notare che i coltelli da cucina giapponesi realizzati con un’alta percentuale di carbonio, presentano anche una serie di problematiche, che se non conosciute e non trattate per tempo, possono comportare il facile deteriorarsi di queste lame estremamente delicate.

I coltelli da cucina giapponesi, realizzati dunque per mezzo di queste caratteristiche, proprio per via dell’alta percentuale di carbonio, tendono ad ossidarsi facilmente, se non regolarmente trattati e sono più soggetti alla ruggine, proprio per questo motivo è altamente sconsigliato il lavaggio in lavastoviglie di questi coltelli.
La maggiore manutenzione rispetto ai classici coltelli da cucina in stile europeo, realizzati con tecniche occidentali, dove si predilige l’acciaio Inox ad esempio non ha però scoraggiato il diffondersi di questi coltelli da cucina giapponesi, che oggi sono altamente richiesti da chef professionisti e non.

Di fatto uno dei fattori che sicuramente ha contribuito nella diffusione di questi coltelli asiatici è stato il fatto che i set di coltelli da cucina giapponesi siano composti da meno pezzi e pertanto risultano meno costosi rispetto ai set coltelli da cucina tradizionali che invece si compongono di 6 o 11 coltelli da chef e che per tanto raggiungono necessariamente un prezzo di vendita più elevato rispetto a quelli giapponesi.
DIfatti nell’ottica giapponese per la lavorazione del cibo in cucina, non e tipologie di coltello sono più che sufficienti lo stesso coltello santoku è noto come il coltello delle tre virtù inteso proprio come il coltello per mezzo del quale è possibile tagliare sia la carne che il pesce che le verdure.

Il classico set coltelli da cucina giapponesi infatti si compone in genere di un piccolo coltello da chef un coltello santoku e un coltello nakiri che consiste in una sorta di piccola mannaia da cucina per rompere piccole ossa o alimenti più difficili.

Oggi molti produttori di coltelli da cucina come la Dick, la nota casa di coltelli da cucina tedeschi, si stanno velocemente adeguando a questa tendenza, che verte verso i coltelli da cucina giapponesi, e negli ultimi anni infatti sono uscite diverse serie di coltelli realizzati con design dal carattere tipicamente asiatico, che però mantengono gli standard qualitativi europei, una sorta di via di mezzo tra i coltelli da cucina giapponesi puri e i coltelli versione occidentale. Un esempio di quanto vi dico è proprio la nuovissima serie di coltelli Red Spirit della Dick che a mio personale avviso incarna il giusto compromesso tra la tradizione giapponese e l’efficienza europea ed in particolare quella tedesca. Come questi indubbiamente tanti altri, ma ritengo che oggi queste nuove linee vadano tenute in considerazione quando si è alla ricerca di un nuovo coltello da cucina, magari un nuovo coltello da cucina giapponese.



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