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Come leggere un bilancio d'impresa senza essere esperti, ora c'è il blog

Il blog fabriziobava.com promuove la cultura d'impresa attraverso la lente del bilancio, la sua redazione, interpretazione e controllo. Si rivolge non soltanto agli addetti ai lavori (CFO, commercialisti e contabili) ma con la sezione "Capire il bilancio" si propone di diffondere la cultura del bilancio delle imprese anche tra i "non addetti ai lavori", imprenditori, manager, ingegneri, avvocati, studenti e semplici cittadini.
del 24/08/20 -

“Come leggere un bilancio” potrebbe essere il titolo di un libro per non addetti ai lavori, come “il bilancio per non specialisti”, “capire il bilancio” o “il bilancio per giuristi”.
Mi sono sempre chiesto se un giorno ne avrei scritto uno io (perchè ne ho scritti e ne scriverò ancora, ma sempre solo per specialisti).
Ma anche se un imprenditore che non ha mai studiato contabilità e bilancio lo avrebbe letto. Secondo me dovrebbe farlo e non soltanto lui.

IL BLOG
Dalla passione per l'accounting, dopo 25 anni di esperienza di insegnamento in ambito universitario è nata l'idea di questo blog. Un blog sull’impresa indagata attraverso la lente del bilancio che si propone di diffondere la cultura economico-finanziaria anche tra i non addetti ai lavori.

CHE COSA E' IL BILANCIO DI UN'IMPRESA
L’immagine di sé che ha il bilancio tra i non specialisti non gli fa onore. Spesso il bilancio d’esercizio viene visto come qualche cosa di noioso.
Uno dei tanti (troppi) adempimenti delle imprese, qualcosa da delegare al commercialista o nelle imprese più grandi, di interesse esclusivo degli addetti degli uffici amministrativi.
Ma non è così.
Talvolta, peggio ancora, se ne parla in occasione di scandali finanziari per sottolineare che i bilanci dell’impresa erano truccati (es. Parmalat e, recentemente, Bio-On).
È già meglio definirlo il “biglietto da visita” di un’impresa, ma anche questo paragone ne sminuisce la portata.
Il biglietto da visita di ciascuno di noi si limita a comunicare informazioni anagrafiche, attività lavorativa e riferimenti per i contatti.
Il bilancio dell’impresa comunica molto di più, se letto da un occhio attento (e preparato) comunica lo stato di salute dell’impresa (e molto altro).
È come se con il biglietto da visita consegnassimo anche la nostra cartella clinica.

A CHI DOVREBBE INTERESSARE SAPERLO LEGGERE
Capire come leggere un bilancio è importante per numerosi soggetti, definiti stakeholder.
Dai fornitori che si domandano se vi è il rischio di non incassare le forniture, ai clienti che si chiedono se l’impresa sarà in grado di portare a termine l’impegno nei loro confronti.
Capire il bilancio dell’impresa in cui si lavora dovrebbe essere un obiettivo dei dipendenti che hanno l’interesse a sapere se il loro posto di lavoro è a rischio (o se potrebbero azzardare la richiesta di un incremento dello stipendio).
Il bilancio è uno strumento essenziale per il sistema bancario per definire il “merito creditizio” dell’impresa, anche se il rating è basato su numerose altre fonti informative, non certamente soltanto sul bilancio d’esercizio.
Allo stesso modo il bilancio è fondamentale per gli analisi finanziari, per chi deve valutare se consigliare o meno di investire in un’impresa.
Gli avvocati devono capire il bilancio per poter svolgere attività professionali come il curatore fallimentare o l’amministratore giudiziale o il consulente nelle procedure di ristrutturazione del debito.
L’interesse verso l’andamento di un’impresa può anche diventare quello dell’intera collettività quando l’impresa è di grandi dimensioni.
Ricordo il famoso detto attribuito all’avv. Agnelli: “Ciò che va bene per la Fiat, va bene per l’Italia”.

I TEMI APPROFONDITI NEI DIVERSI ARTICOLI
Inizieremo a cercare di chiarire un concetto fondamentale e non soltanto per chi vuole capire il bilancio: la differenza tra reddito (guadagno) e cassa (denaro). C’è chi pur guadagnando discretamente bene è sempre senza denaro, ed in genere è perchè ha le tasche bucate.
Per le imprese il tema è più complesso, perché in genere per poter guadagnare devono prima sostenere dei costi e poi, dopo avere venduto, non sono sicure di incassare il credito.
Può quindi capitare (e purtroppo capita spesso) che un’impresa abbia un buon guadagno ma contemporaneamente sia senza i soldi per poter pagare i debiti!
Nella puntata successiva sottolineeremo come per capire come leggere il bilancio sia fondamentale anche conoscere la differenza ed i collegamenti tra reddito (guadagno) e patrimonio dell’impresa (ricchezza).
Le imprese creano ricchezza, ma a una condizione, che producano profitti.
Come fa ad aumentare la ricchezza dell’impresa? Si incrementa grazie al “guadagno” ma a condizione che tutto o parte di esso si decida di lasciarlo a disposizione dell’impresa.
Allo stesso modo una famiglia aumenta la propria ricchezza iniziale se coloro che hanno uno stipendio riescono a risparmiare qualcosa.
Individueremo le fonti del bilancio: le norme di legge ed i principi contabili nazionali emessi dall’Organismo Italiano di Contabilità.
Si tratta delle regole guida per il redattore del bilancio volte a garantire la redazione dei bilanci sulla base delle stesse regole e a consentire la comparabilità dei bilanci delle imprese tra loro.
E risponderemo al quesito: perché il bilancio deve essere “veritiero” e non vero?
Successivamente risponderemo alla domanda: ma quanti bilanci ci sono?
Perché per rispondere a “come leggere un bilancio” bisogna anche sapere che cosa ci dobbiamo aspettare di trovare nel bilancio dell’impresa.
Le imprese fanno tutte un bilancio ma non tutte sono tenute a farlo nello stesso modo.
Il bilancio è anche un costo, pertanto il legislatore ha cercato il punto di equilibrio tra l’interesse degli stakeholder verso l’impresa e il costi che comporta la redazione del bilancio.
Infine, inquadreremo un altro concetto fondamentale: quale è la differenza tra un costo (d’esercizio) ed un investimento?
Partendo da tale differenza avremo modo di introdurre il concetto di ammortamento dei beni strumentali.
E il tema del trattamento in bilancio delle rimanenze di magazzino (tema complesso che meriterà approfondimenti successivi).
Un aspetto fondamentale è infatti decidere se il costo sostenuto quale conseguenza dell’effettuazione di un acquisto debba essere iscritto nel Conto economico o nello Stato patrimoniale.
Nel primo caso, infatti, partecipa alla determinazione del risultato d’esercizio, con l’iscrizione nello Stato patrimoniale, invece, diviene un elemento dell’attivo che incrementa la ricchezza dell’impresa.

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