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Come si diventa un fotografo professionista

I 10 punti fondamentali per passare al professionismo
del 26/05/17 -

1) Hobby o professione

Mi piace molto la fotografia, vorrei fare il grande passo e diventare professionista, farò bene? Questa è una domanda tipica e sempre più frequente soprattutto oggi che viviamo sommersi da immagini digitali. E' vero che la fotografia è cambiata e non intendo solo tecnicamente bensì come approccio grazie, o per sfortuna, ai social media. Fino a qualche anno fa il percorso da fotoamatore a professionista era maggiormente strutturato, certo la molla era sempre la passione ma servivano una serie di step obbligati con dei tempi di "maturazione" decisamente più lunghi. Oggi, epoca in cui si celabra sempre più il funerale del Sig. Analogico e a seguire porteremo a dimora anche le fotocamere compatte - sostiuite dagli smartphone - chiunque si sente Fotografo. Dal bambino a mio nonno oggi tuttti e sempre fotografono di tutto per poi parcheggiare milioni di file in Rete, anzi in una ragnatela dove immediatamente arriva il ragno che inghiottisce tutto...
Questa non è fotografia, è ludicità social.
La passione va alimentata con prodotti biologici certificati non con la spazzatura dei discount.
Innanzitutto è necessario un allenamento continuo alla visione. Studiare - e non guardare - le immagini dei grandi fotografi, dei professionisti, di chi vive e produce immagini di livello full time e poi riflettere su come io avrei fatto quello scatto e perchè.

2) Autodidatta o scuola

Guarda ho comprato l'ultimo modello della Cannik, è stupenda fa tutto da sola tra poco scatta pure quando gli pare, si ho capito ma adesso ti devo lasciare devo andare a bottega...
La fotografia è un'arte che naviga ancora nel mare dell'artigianato e oggi più di ieri serve un capitano che ci indichi la rotta. Certo posso essere un buon marinaio perchè sento che la mia vita è il mare e lì ci vivo ventiquattro ore al giorno e magari domani riesco a comprarmi una bella barca e prenderò il mare però attenzione magari arrivo in India e non nelle Americhe...
Guardare, studiare la tecnica e fotografare molto. Sì può bastare ma se ho l'umiltà di non sentirmi subito Cartier Bresson e vado un po' a scuola forse è meglio.

3) Quale attrezzatura

Si fotografa con la testa, non con la macchina. Solo dopo e solo se sono un professionista ho bisogno di un'attrezzatura performante per vendere bene il mio lavoro.
Serve un investimento, ovvio. Ma prima di questo devo decidere in che settore specifico voglio lavorare e di conseguenza acquistare un'attrezzatura professionale ad hoc.
L'analogico ha il suo fascino ma a livello commerciale è out.
Oggi servono fotocamere digitali di ultimissima generazione con ottiche professionali in grado di produrre immagini ad altissima risoluzione impiegabili tout court.
Se proprio devo scegliere su cosa risparmiare optiamo per il corpo macchina e non sulle ottiche, queste devono essere il meglio che ci propone il mercato; il corpo lo cambierò spesso le lenti no.

4) Sudio fotografico o web based

Studio fotografico Mario Rossi. Ecco sì ho trovato il fotografo che fa per noi, andiamoci subito. Prima il professionista veniva identificato fisicamente con lo Studio fotografico, oggi non più. Ma serve ancora? Sì, direi che se riesci ad aprire uno studio è meglio, ovvero è più professionale. Se invece, per limitare i costi iniziali, vuoi lavorare da casa, fallo, è possibile. Molti fotografi oggi puntano tutto sul web creando un sito accattivante che sicuramente attira potenziali clienti, ma attenzione poi il cliente lo devi incontrare e non puoi portarlo al bar sotto casa.

5) La legislazione

Prima serviva una licenza rilasciata dalla Questura che ti permetteva di esercitare "l'arte fotografica" e c'era differenza tra il fotografo ambulante e chi lavorava in negozio. Oggi grazie - o per sfortuna - alla liberalizzazione delle attività commerciali il mio macellaio può mettersi a fare il fotografo già domani cambiando l'insegna del negozio.
Comunque sia serve partita Iva, Inps, Inail e un buon commercialista che ti aiuti a districarti nel mare magnum della contabilità

6) I software

Oggi sono contento, ho scattato 1.327 foto. Beh, a me dispiace, dovrai passare giornate e nottate a post produrre...
Il digitale è una gran cosa ma l'abuso si paga e a caro prezzo e comunque devo essere in grado di saper usare almeno un po' di programmi di editing altrimenti era meglio se scattavo in pellicola.
La conoscenza approfondita di software specifici è indispensabile nel nostro lavoro perchè credetemi nessuna foto professionale viene pubblicata se prima non passa da Photoshop.
Si ma io sono un grande smanettone e conosco bene tutto
Mah! Magari anche qui un buon corso non ti farebbe male...

7) Portfolio

Una volta, nei giorni stabiliti, davanti alle redazioni dei giornali e delle agenzie si vedevano stuoli di fotografi con grandi cartelle sotto braccio; era il momento il cui ti valutavano il Portfolio e se piaceva avevi messo una gamba nel professionismo.
Ancora oggi il portfolio è uno strumento molto importante, non sarà più cartaceo ma digitale, non importa resta il biglietto da visita migliore per proporsi. Per cui raccogliete le vostre migliori fotografie e proponetevi!

8) Sito web

Sicuramente la Rete è una grande vetrina per cui va utilizzata. La creazione di un sito web personale è di fondamentale importanza per farsi conoscere. Pensatelo e createlo con cura non tralasciando l'aspetto grafico e l'indicizzazione sui motori di ricerca. Non usate però domini free, acquistatene uno vostro e lavorate su quello e mi raccomando scrivete solo cose "vere", è inutile spacciarsi per chi non siamo tanto poi viene fuori

9) I prezzi

1Kg di pane = 2,50€
No con la fotografia non funziona così... La determinazione del prezzo del servizio o della singola foto è un aspetto molto importante della professione e questo scaturisce ovviamente da tutta una serie di elementi che vanno considerati: difficoltà, ore di lavoro, impiego di strumentazione, materiali impiegati, location e sicuramente il mio grado di professionalità, un fotografo con venti anni di carriera non può avere gli stessi prezzi di chi comincia. Per cui non è una cosa semplice da determinare e non c'è un tariffario di categoria (in realtà ci sarebbe, Tau Visual, ma attenzione), ma una cosa è certa il lavoro va pagato, non fate mai l'errore di regalare fotografie in cambio di chissà cosa

10) A chi vendere

Al cliente diretto oppure posso provare a realizzare una serie di scatti tematici da proporre a testate giornalistiche, riviste, agenzie del settore e banche immagini in rete. Con un po' di pazienza riusciremo a trovare dello spazio anche per noi.

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