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Come viene utilizzata l'acqua dolce

Oggi l'intera società moderna dipende da un abbondante approvigionamento idrico per le necessità dell'agrocoltura, dell'industria, della vita domestica e delle altre attività.
del 28/06/17 -

L'acqua è essenziale per la vita umana. Solo per restare vivo, un adulto attivo ha bisogno di circa due litri di acqua ogni giorno. Di conseguenza l'uomo è sempre stato legato a fonti sicure di acqua potabile (sorgenti, fiumi, stagni, laghi) che hanno perciò condizionato gli itinerari delle sue migrazioni e i siti dei suoi insediamenti.

E da sempre l'uomo ha considerato i sistemi di acqua dolce non semplicemente come fonti di acqua potabile, ma anche come una risorsa di crescente utilità per molti usi.

Oggi praticamente l'acqua ha un ruolo in tutti gli aspetti della vita moderna e quantità enormi ne vengono usate nell'agricoltura, nell'industria, nelle abitazioni, nella produzione di energia, nei trasporti e nelle attività del tempo libero.

L'uomo si procura l'acqua dolce attingendola nel suo passaggio attraverso una delle fasi del ciclo idrologico (la continua circolazione delle acque dai mari all'atmosfera, alle terre emerse e di nuovo ai mari). Questo ciclo si può fare iniziare dal momento in cui l'acqua evapora dal mare. Il vapore acqueo, sospinto dai venti, si condensa e cade sotto forma di precipitazioni.

Una parte delle acque caduta sulle terre emerse evapora ma il resto completa il ciclo scorrendo sul suolo o nel sottosuolo e ritornando al mare. E' in questa fase che l'uomo attinge l'acqua dai laghi, dai pozzi e dai fiumi sbarrati con dighe. L'acqua viene poi usata localmente o trasportata tramite canali o condutture ai bacini artificiali.

Trattenendo gli eccessi di acqua dall'alimentazione naturale di fiumi e di precipitazioni per restituirli a seconda delle variazioni stagionali della domanda di acqua, i bacini artificiali assicurano un approvvigionamento continuo di questa preziosa risorsa.

E dove i bacini sono formati sbarrando i fiumi si hanno anche altri vantaggi, come la possibilità di sfruttare la potenza delle grandi masse d'acqua per generare l'elettricità.

Nei Paesi sviluppati dell'America Settentrionale e dell'Europa l'industria è il settore che consuma la maggior quantità di acqua dolce. L'acqua non solo è una delle materie prime di molti prodotti (come cibi e bevande), ma è anche usata indirettamente in molti processi industriali e nella produzione di energia. La maggior parte dei manufatti industriali richiedono acqua per la loro lavorazione, anche se il prodotto finito non ne contiene.

L'agricoltura usa più acqua di ogni altra attività a livello mondiale. L'irrigazione assorbe quasi per intero il consumo idrico agricolo, anche se l'estensione dei terreni irrigati varia da un Paese all'altro.

I prodotti agricoli hanno una richiesta d'acqua molto varia: mentre molte varietà di riso richiedono di essere letteralmente sommerse in acqua durante la crescita, il frumento resiste a climi relativamente aridi.

Oltre a industria e agricoltura, bisogna poi tenere conto degli usi domestici: oggi la maggior parte delle abitazioni dei Paesi sviluppati sono collegate ad acquedotti pubblici. Questo fatto, oltre a migliorare il tenore di vita, ha dato anche origine a enormi aumenti di consumo dell'acqua per usi domestici e ricreativi.



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