EDITORIA
Comunicato Stampa

Commenti a 'Mare Forza 7' di Michele Giardina. Teatro Garibaldi-Modica 12/12/2010

15/12/10

" Mare Forza 7 " di Michele Giardina: l'importanza di un libro che concentra un contenuto attuale in un contesto di incertezza politica, di clamorosi casi di errori giudiziari e, nel contempo, rileva capacità stilistiche di un autore da anni impegnato nella scrittura. Il suo ultimo libro rispecchia quella che è la giustizia contemporanea, dando voce con delicata sensibilità a tutti coloro che hanno assistito, quasi da spettatori, a processi lunghi e logoranti.

Commenti a “ Mare Forza 7” di Michele Giardina. Teatro Garibaldi-Modica 12/12/2010

“Mare Forza 7” di Michele Giardina, giornalista e scrittore pozzallese, ottiene riconoscimenti letterali a livello nazionale, presentato alla Fiera del libro di Chiari (BS) e al Meeting “Identità Mediterranea “.
Il 9 Dicembre 2010 a Michele Giardina viene consegnato il “Premio Nazionale per l’Ambiente Gianfranco Merli 2010” presso la Camera dei Deputati a Roma, privilegio per autori capaci di andare controcorrente, fuori dai cori, così come è lo scrittore pozzallese. Ricordiamo che l’On. Gianfranco Merli, fu il fondatore del “Movimento Azzurro” negli anni ’70, promotore della L.319/1976 che disciplina la tutela delle acque superficiali e sotterranee e richiama all’etica dell’ambiente e alla responsabilità dell’uomo in rispetto della natura e dell’ambiente, appunto.
E’ Salvo Andò, rettore dell’Università di Enna-Kore a ricordare il valore espresso nelle pagine di Mare forza 7, un libro che non necessita di gratuite e cordiali lodi all’autore. Il prof. Andò sostiene che il senso del libro è quello del rapporto tra una persona libera e il potere che, quando male esercitato, contiene una forma di “violenza”. Il tema della giustizia è affrontato da Giardina con un tono di amara constatazione. Di denuncia non forzata, quasi un’esposizione semplice e lineare dei fatti di “giustizia sommaria” . L’osservazione di Andò risulta quanto mai efficace, sostenendo che in Italia manca una nuova pedagogia politica capace di proporre valori fondamentali che riescano ad essere ascoltati. La decadenza politica del nostro paese è sinonimo deficitario di figure forti e carismatiche, alle quale siamo stati abituati in passato quando i giovani si avvicinavano alla politica e agli ideali politici con convinzione e ardimento, facendone una scelta di vita sulla quale programmare e basare il loro futuro di cittadini. Allora, le personalità che occupavano le aule del Parlamento tenevano in rispetto le persone, al di là della fazione di appartenenza. In breve, sostiene ancora Andò, se già manca la cultura dei diritti come si può pretendere e sperare che questi entrino in circolo ? In questo contesto sembrano ,piuttosto, privi di un’anima e dunque aridi. E’ da chiedersi come sia possibile che, nel passato politico italiano, negli anni che andarono dal dopoguerra in poi, nonostante i governi fossero effimere prese di potere, la politica avesse forza e desse garanzia, concretizzando opere utili allo Stato. Oggi il male della politica è all’interno della medesima, sarebbe proprio il caso che si appianassero tutte le divergenze politiche e personali per riabilitare la mera cultura politica.
Tra gli altri relatori, presenti alla serata dedicata al libro di Michele Giardina, promosso dall’Associazione Culturale Teti-Pozzallo (della quale la prof. Paola Giardina è Presidente) con il Patrocinio della Provincia Regionale di Ragusa, Comune di Modica e Comune di Pozzallo, l’on. Dr. Innocenzo Leontini, nelle vesti di critico letterario, ha dato la sua visione di “Mare Forza 7”, tracciando l’impostazione anacronistica usata dall’autore, definito abile nell’esprimere il “mestiere di vivere” attraverso la sua opera, accostando il suo stile alla memoria di quello di Cesare Pavese.
E da giornalista esperiente e navigato, certamente Michele Giardina ha impostato uno stile carico di espressioni apodittiche , sintetiche ma dense di significati, ellissi abilmente costruite per lasciare al lettore la carica del contenuto.
Il vice-sindaco di Pozzallo, prof. Attilio Sigona, elogia il libro giardiniano come un inizio del movimento culturale nella città che ha dato i suoi natali a Giorgio la Pira, nella speranza che si dia avvio ad una sorta di “mecenatismo” di impresa culturale, un’incentivazione a scrivere per persone dotate, di cui Michele Giardina è degno rappresentante. Il suo stile letterario ha capacità di “concinnitas”, favorita dall’uso di ellissi e sintesi sintattiche.
Un realismo tutto siciliano, quello di Giardina che potrebbe essere accostato - secondo il prof. Sigona - al verismo verghiano per la comunanza di sete di giustizia e brama di legalità.
In questo libro, Giardina riportando fatti di mal-giustizia territoriale, diventa uno storico e il prof. Sigona ricorda il pensiero di Francesco Gucciardini, secondo il quale “il dovere dello storico è di lasciare documenti del proprio tempo come testimonianza della sua epoca”.
Il prof. Mario Grasso, Direttore della Casa Editrice “Prova d’Autore “ e autore della prefazione a Mare Forza 7, afferma che se ne “ La Risacca” il Giardina fissa un resoconto di una realtà territoriale , in quest’ opera include l’esperienza giornalistica, arricchita dall’attento e scrutatore sguardo di un osservatore che penetra i fatti e va oltre essi, non trascurando l’aspetto umano ed emozionale delle persone travolte, come mare in tempesta, da accuse infondate.
Giornalista storico e critico letterario, il Dr. Giovanni Criscione aveva già recensito il primo libro di Giardina “ Cronache e riflessioni di un giornalista” (2004), scritto la prefazione a “ La Risacca” (2009) e oggi delinea alcuni aspetti stilistici salienti nell’ultimo lavoro del nostro scrittore, definendolo un libro “glocale” – neologismo preso in prestito dal sociologo Zygmunt Bauman - che concentra i termini globale e locale- perché descrivendo una realtà locale di “sommaria giustizia” interpreta anche quella che globalmente riprende altre parti della nostra penisola.
Lo “stile nominale “ usato da Giardina è una peculiarità che emerge dalle pagine di mare Forza 7. La frase, interi periodi, spogliati dal verbo ( che in genere segna il flusso del tempo ) spingono il lettore a cogliere l’immediatezza di quanto scritto e lo pone quasi d’impatto alla comprensione subitanea dei concetti espressi. Naturalmente, in questo stile risiede la bravura dello scrittore che abilmente ci fa sentire il flusso e il rumore della vita che scorre.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
HELIOS MED ONLUS
Responsabile account:
Danila Iabichella (Responsabile Stampa Helios Med Onlus)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere