SOCIETA
Comunicato Stampa

Assestato un duro colpo allo psico boom on line

29/09/17

Oscurati 3584 siti web per la vendita on line di farmaci tra cui antiepilettici e antidepressivi Venticinque milioni di confezioni di medicinali potenzialmente pericolosi sequestrati, per 51 milioni di dollari, 400 arresti nel mondo La Prof.ssa Vincenza Palmieri: “È un segnale forte. La nostra voce è stata ascoltata. Bisogna continuare a portare avanti la battaglia per debellare fino in fondo la filiera diagnostica e l’abuso psicofarmacologico”

FotoCome fortemente sostenuto in questi anni e come denunciato nell’audizione del 18 luglio scorso presso la Commissione bicamerale e nella Conferenza Stampa presso la Camera dei Deputati – sfociata nell’Interrogazione Parlamentare 4-17835 del 19 settembre 2017 a firma dell’On. Eleonora Bechis – finalmente, a distanza di pochi giorni, giunge la notizia che aspettavamo sullo scandalo della vendita on line degli psicofarmaci senza prescrizione:

"Venticinque milioni di confezioni di medicinali potenzialmente pericolosi sequestrati, per 51 milioni di dollari, 400 arresti nel mondo: sono i numeri dell’operazione Pangea X, la più vasta contro la vendita illecita di medicinali on line condotta da Interpol, a cui ha contribuito Europol.

Sospesi, inoltre, oltre 3000 annunci pubblicitari on line di farmaci illeciti, oscurati 3584 siti web per la vendita on line di farmaci, tra cui antiepilettici [solitamente usati come “stabilizzatori dell’umore” – NdR] e antidepressivi"
(ANSA).

La Prof.ssa Vincenza Palmieri – fondatore e coordinatore del Programma Vivere Senza Psicofarmaci, da anni impegnata nella lotta all’abuso diagnostico e alla liberazione dagli psicofarmaci di migliaia di persone – proprio alla Camera, in sede di conferenza stampa, aveva sollevato parecchi dubbi sul percorso che tali farmaci compiano prima di giungere al consumatore finale:

“Personalmente mi chiedo: sulla rete, questi prodotti, che in farmacia possono essere rilasciati solo a fronte di una ricetta , come fanno poi dalle case farmaceutiche ad arrivare in quei canali, in quelle agenzie? Che ruolo e che responsabilità hanno la case farmaceutiche?

[…] Tutto questo deve essere fermato“.


La Prof.ssa Palmieri, accogliendo in queste ore con soddisfazione gli esiti di tale operazione, commenta: “È ovvio che oggi non abbiamo ancora sbarrato la strada alla filiera diagnostica e all’abuso psicofarmacologico, ma gli stiamo rendendo la vita molto difficile!

Non siamo più impotenti, sappiamo che è possibile fare qualcosa a riguardo e lo stiamo facendo. Questo è un segnale forte, una spinta incredibile nel continuare a portare avanti battaglie che hanno l’esclusivo scopo di difendere la salute e il futuro dei nostri ragazzi: Diritti Umani tanto faticosamente guadagnati.

Non si tratta – lo ribadisco con forza – di proporsi come una goccia nell’oceano ma di tante gocce che, oggi, finalmente, stanno diventando oceano”.

Ufficio Stampa INPEF



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