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Congedo di paternità: come funziona?

La possibilità per il padre lavoratore sulla possibilità di restare a casa alla nascita di un figlio o in caso di adozione. Durata e importo dell’indennità.
del 20/04/20 -

Il congedo di paternità è il periodo di assenza obbligatoria dal lavoro che un dipendente privato deve fare alla nascita del proprio figlio. L’agevolazione riguarda anche chi adotta un bambino: l’assenza retribuita viene riconosciuta al momento dell’ingresso in famiglia del minore.
Va ricordato che il congedo di paternità è un diritto autonomo del padre lavoratore, cioè che si aggiunge a quello della madre di restare a casa alla nascita del bimbo o al momento dell’adozione. 

Fino al 2019, cioè per i bambini nati dal 1° gennaio al 31 dicembre di quell’anno, il congedo di paternità era di cinque giorni lavorativi. Dopodiché, la legge di Bilancio ha prolungato l’assenza di altri due giorni per chi adotta un bambino o per chi ha un figlio entro il 31 dicembre 2020. Attualmente, dunque, il congedo obbligatorio è di sette giorni. In più, c’è un giorno di assenza facoltativa in alternativa alla madre.

Il congedo obbligatorio di paternità deve essere utilizzato entro il quinto mese di vita del bambino o dalla data di ingresso del minore adottato in famiglia (o in Italia, nel caso si trattasse di un caso di adozione internazionale). Significa che il papà dovrà stare a casa mentre la madre beneficia del suo congedo di maternità oppure dopo che lei è rientrata al lavoro, nel caso in cui decidesse di farlo dopo la maternità obbligatoria.

Il dipendente che resta a casa in congedo di paternità, che si tratti di quello obbligatorio o di quello facoltativo, viene pagato al 100% della propria retribuzione giornaliera, compresi i contributi previdenziali. L’indennità è a carico dell’Inps, ma il lavoratore riceve la busta paga dalla sua azienda, che provvede ad anticipare lo stipendio e, successivamente, a recuperarlo dall’Istituto.

Oltre ai sette giorni di congedo obbligatorio di paternità e al giorno di congedo facoltativo, il papà ha diritto al congedo parentale da fruire entro i primi 12 anni di vita del figlio, purché il rapporto di lavoro sia in essere durante quel periodo. La durata complessiva tra i due genitori non può essere superiore ai 10 mesi, che salgono a 11 nel caso in cui il padre si astenga dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno 3 mesi.

Sintesi articolo pubblicato sul sito laleggepertutti.it redatto dal Dott. Carlos Arija Garcia



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