Coniuge separato ed affidatario della prole: cosa succede in caso di trasferimento?
Cosa succede nel caso in cui il genitore affidatario venga trasferito ad altra sede per motivi di lavoro.
del 07/02/20 - di Leonardo Breccolenti
Nel caso di separazione, qualora un genitore (più probabilmente la madre quale genitore collocatario di figli minori) si trasferisca in un’altra città, anche a svariati chilometri di distanza per lavoro, ciò non comporta la perdita dell’affidamento dei figli minori, in quanto il genitore non può essere privato del diritto costituzionalmente garantito di trasferire la propria residenza nel luogo che desidera e di lavorare.
Fermo comunque rimane l’interesse primario della prole di continuare e coltivare anche a distanza, magari attraverso telefonate e videochiamate nonché a periodiche visite programmate, il rapporto con l’altro genitore al fine di garantire e tutelare una serena crescita psico – fisica dei figli minori e garantire, al contempo, anche il diritto del genitore non affidatario di partecipare fattivamente alla vita degli stessi e di contribuire alla loro crescita, decidere e partecipare alle decisioni importanti.
Ed è proprio su questo che punta l’istituto dell’affidamento condiviso, introdotto con la legge n. 54 del 2006, che prevede che siano entrambi i genitori ad esercitare congiuntamente la responsabilità verso i figli e che può e deve essere esercitato anche quando i genitori abitano in città diverse e lontane fra loro.