ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Contest fiere ed export: il mood di Gusto Italiano nelle terre nere della steppa

26/07/19

L'idea è quella di rendere più effervescente il mercato, favorendo la conoscenza dei prodotti Made in Italy. "Fare squadra" sostiene Andrea Busso, socio titolare aziendale, "offrirà notevoli benefici: dalla riduzione dei costi fieristici, all'impatto di presenza su un territorio così vasto, all'interesse che potremo suscitare e la curiosità che sapremo sollevare.. "

Fotol mood di Gusto Italiano tra export - contest e fiere in Ukr
"Gusto Italiano Итальянскии вкус " nelle terre nere della steppa russa, non riposa neanche ad agosto, anzi nella sua dinamica aziendale pensa già al 2020. Infatti, parallelamente all'export del Made in Italy, propone ai clienti interessati "Contest" che promuovono il gusto italiano, stimolando un'indagine più approfondita su determinati prodotti prossimamente disponibili sulle tavole della clientela ucraina.

I contest, aperti a maggiorenni residenti in Ukr, prevedono premi interessanti: visite in cantina, degustazioni o piccoli panieri di prodotti. Altri sono indicati esclusivamente a professionisti del settore del food e della ristorazione che dovranno rispondere a 4 semplici domande entro il 15 settembre 2019.

Ma non è tutto: "Gusto Italiano Итальянскии вкус" sta proponendo la "presenza in fiera 2020 " nelle più importanti città ucraine, cercando di unire diverse aziende italiane che saranno promosse dal direttore commerciale, l' hostess di madrelingua russa e l'ufficio stampa con le sue operazioni promozionali.

L'idea è quella di rendere più effervescente il mercato, favorendo la conoscenza dei prodotti Made in Italy. "Fare squadra" sostiene Andrea Busso, socio titolare aziendale, "offrirà notevoli benefici: dalla riduzione dei costi fieristici, all'impatto di presenza su un territorio così vasto, all'interesse che potremo suscitare e la curiosità che sapremo sollevare.. "

L'Ucraina ha un feeling particolare con l'Italia e chi conosce la storia dei secoli scorsi, non potrà che darne conferma. Nella capitale, ad esempio, ci sono oltre 340 ristoranti di cucina italiana (o così definita) contro i 377 ristoranti (inseriti in una nota piattaforma web) suddivisi tra sushi, steakhouse, salutistica e cinese.



Wilma Zanelli

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