ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Coronavirus e mercato della sicurezza: progettare il “dopo” secondo EEA

28/05/20

Abbiamo continuato a produrre, adottando degli orari che prevedevano la riduzione del personale presente all’interno dell’azienda e l’attivazione di modalità di lavoro “smart working” per un’altra parte del personale.

FotoIl Coronavirus ha segnato uno spartiacque tra prima e dopo il 23 febbraio. Da lì è storia, una storia che scriviamo giorno dopo giorno e di cui non sappiamo il finale. Quello che è chiaro è che il mondo come lo conoscevamo prima non esisterà più: dovremo riscriverlo noi. Il comparto sicurezza è solido, e con la fase 2 si adatta alle nuove emergenze, preparandosi al "dopo". Un "dopo" che tutti siamo chiamati a disegnare mettendo a fattor comune professionalità, intelligenze e knowhow. Abbiamo intervistato alcuni operatori per un primo brain storming.


” In questo momento stiamo cercando di pianificare in maniera più accurata quella che sarà la ripresa dell’attività produttiva, nei mesi successivi allo stato di emergenza”: intervista ad Alessandro Brancaleoni, Amministratore e Direttore Commerciale EEA


Come vi siete riorganizzati per gestire l’emergenza?

La EEA ha preso misure precauzionali sin da subito, prima che venisse dichiarato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale. In prima battuta, abbiamo cercato di informare i nostri lavoratori riguardo al virus ed abbiamo deciso di adottare le principali misure per fronteggiare il rischio di contagio da Covid-19 in azienda, utilizzando dispositivi di protezione individuale, posizionando disinfettanti nelle aree comuni e mantenendo sanificato l’ambiente lavorativo. Così abbiamo continuato a produrre, adottando degli orari che prevedevano la riduzione del personale presente all’interno dell’azienda e l’attivazione di modalità di lavoro “smart working” per un’altra parte del personale.


Quali sono le sue previsioni e le aspettative per il post Coronavirus?

In questo momento stiamo cercando di pianificare in maniera più accurata quella che sarà la ripresa dell’attività produttiva nei mesi successivi allo stato di emergenza. Non ci si scoraggia, si cerca di reagire, ci si attiva per risolvere gli eventuali problemi che si potrebbero presentare. Sicuramente quello che stiamo facendo ora è rassicurare i nostri dipendenti e clienti, adottando misure che ci consentano di proseguire l’operatività nei mesi successivi.


Di quale messaggio secsolution.com si deve fare portavoce?

La EEA vorrebbe lanciare un messaggio di speranza. Crediamo che questa pandemia, che ci ha costretti a stare fermi, lontano da tutto e da tutti, possa aver smosso alcuni punti che erano bloccati da tempo, ci ha permesso di valorizzare e di apprezzare quelle cose che un tempo, per via della nostra vita frenetica, non avrebbero avuto lo stesso valore con cui riusciamo a vederle oggi. Forse, ci aiuterà a ripensare l’economia, ci aiuterà a ripensare, e a creare nuovi investimenti che potrebbero dar luce a nuovi obiettivi. Sicuramente, questa situazione ci porterà a modificare le nostre abitudini, e cambierà anche il nostro modo di operare, ma nonostante questo noi non ci fermeremo, cercheremo di stare al passo con i tempi che verranno.

Come azienda produttrice abbiamo utilizzato il tempo “in più” per concentrarci senza distrazioni su ciò che ci piace e ci riesce meglio: realizzare rilevatori antintrusione.





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