Cos’è la CGIL
Ricognizione attorno al più vecchio sindacato italiano. Anche il più importante, visto il numero di iscritti su cui può contare. Di seguito, qualche semplice regola.
del 28/05/15 - di Tonya Puleo
5 milioni e mezzo di iscritti, tra impiegati di lungo corso o appena assunti e pensionati. Una cifra che fa della CGIL, Confederazione Generale Italiana del Lavoro, il più importante sindacato d’Italia. E il più antico, poiché è il primo a essere stato costituito nella nostra nazione.
A chi si rivolge
Secondo lo statuto, si tratta di un’organizzazione plurietnica (termine quanto mai importante di questi tempi) alla quale si aderisce spontaneamente previa richiesta, a tutela dei disoccupati, di coloro che sono in cerca di un’occupazione, dei dipendenti, dei lavoratori inseriti in cooperative o sistemi autogestiti e di quelli che, terminato il loro periodo di attività, percepiscono una pensione. I principi s’imperniano sulla Costituzione, sulla solidarietà, sull’equità, nell’ottica di una società che abbia diritto a salute, lavoro e tutele.
I punti fermi
Welfare e spettanze del lavoratore restano al centro dell’attenzione, in armonia con quella che dovrebbe essere l’evoluzione del Paese. La stipulazione dei contratti, attraverso le organizzazioni specifiche, sono mirate all’affermazione, alla difesa e finanche alla conquista di diritti inalienabili.
Affiliazioni e ramificazioni
La CGIL può contare sull’affiliazione alla CES (Confederazione Europea dei Sindacati) nonché all’“altra” CISL (Confederazione Internazionale Sindacati Liberi). Internamente ha un Comitato Direttivo, una Segreteria e una Direzione Nazionale (a Roma). Per quanto riguarda gli uffici, si può contare su sedi regionali, e a livello regionale sono pure le federazioni e i sindacati di categoria e il sindacato pensionati (che sono anche provinciali), le camere del lavoro legate al territorio e i vari patronati.