EDITORIA
Comunicato Stampa

Cronaca di un Best Seller annuciato: LA FOTO RUBATA di Roberto Curcuruto

10/12/14

In arrivo il secondo romanzo di Roberto Curcuruto. Edizioni C’era una volta annuncia il libro destinato al tam tam tra i lettori e svela come è nato.

Correva l’anno, o perlomeno correva in moto in quell’anno, in una notte del 1990, il futuro dottor Roberto Curcuruto, specialista in medicina dello sport, insieme al suo amico Franco. I due ragazzi, all’epoca studenti, stavano tornando da una gita a Calcata. Era estate, ma faceva freddo in motocicletta. La strada buia correva veloce e tortuosa tra file di alberi. In quel momento, forse suggestionato dallo scenario, il suo amico comincia a raccontare una storia sentita chissà dove: “Un tipo dopo aver conosciuto una ragazza in discoteca, la accompagna a casa in moto, percorrendo una buia strada alberata - proprio come loro -. A un tratto, il giovane alla guida si accorge di aver “perso” il passeggero. Incredulo torna indietro per diversi chilometri nel tentativo di trovarla, ma della ragazza nessuna traccia. Il giorno successivo si reca all’indirizzo dove avrebbe dovuto accompagnarla, ad aprire sarà la madre che dopo aver ascoltato il giovane rimane sconvolta. Sua figlia era morta esattamente un anno prima proprio su quel tratto di strada”.

Fu questa storia raccontata in quella notte a dare il primo input a Roberto Curcuruto per buttare ufficialmente giù il canovaccio di ciò che nel terzo millennio sarebbe diventato un Best Seller da tam tam tra i lettori: LA FOTO RUBATA, pubblicato nel dicembre 2014 con Edizioni C'era una volta. L’iter “pennografico” di questo libro risulta però tortuoso: inizialmente la storia vedeva come protagonista un fotografo che, stanco dei suoi servizi matrimoniali, decide di fare un reportage al porto della sua città e scatta alcune fotografie tra pescatori e pescherecci. Dalle immagini catturate ne ottiene una che probabilmente inquadra la persona sbagliata… Abbordato da una ragazza in un locale, con la quale nascerà una storia d’amore, vedrà la sua fotografia scomparire insieme alla ragazza stessa. Comincerà così un’affannosa ricerca per ritrovare quella donna che in breve aveva fatto breccia nel suo cuore. Scoprirà solo dopo alcuni giorni che la ragazza di cui si era innamorato era morta anni prima. Ma la storia non sarà poi questa.

Il primo canovaccio rimarrà dormiente per diversi anni, anche se occasionalmente rivisto e modificato nella forma e nella sostanza. A risvegliarlo sarà uno strano episodio di “malasanità” accorso alla sua attuale compagna, dal quale Roberto Curcuruto ricaverà materiale utile per scrivere il suo primo romanzo pubblicato “Malata per caso” (2010) e favorevolmente accolto dai lettori. Sulla spinta emotiva di questo personale successo, il medico-scrittore decise di riprendere il vecchio canovaccio, dando così vita al nuovo romanzo LA FOTO RUBATA.

Nel frattempo, l’autore ha coltivato l'hobby della scrittura con dei piccoli corti. Scrivere per lui rappresenta un'isola in cui rifugiarsi nei momenti difficili, riuscendo a leggere in chiave comica ciò che il quotidiano offre anche come dramma. Inoltre, ha sempre amato fotografare. Proprio negli anni ’90 insieme ad alcuni amici aveva messo su una piccola camera oscura e istituito il “Premio Cantina”. Ecco svelato il mistero della foto rubata. Poliedrico, il medico-scrittore-fotografo ha anche seguito un corso di teatro, sua altra passione, che gli riesce in modo del tutto naturale, trasferendo sul palco, come su carta, le sue doti di ironico traduttore della realtà.

In merito al libro LA FOTO RUBATA, che uscirà a metà dicembre 2014, l’editore lo definisce un Best Seller annunciato per via della penna con la quale l’autore lo ha reso unico nella struttura e nello svolgimento, toccando anche tematiche di vita e valori sempre attuali e rendendolo fluido e coinvolgente a tal punto da far riuscire a percepire in certi momenti il respiro dei suoi personaggi. Sono proprio questi ultimi, resi reali dallo stile dell'autore, che fanno entrare il lettore con essi all'interno della storia. Fotogramma dopo fotogramma vedi passare davanti ai tuoi occhi il film che non avevi ancora mai visto e alla fine del libro sei pronto a spingere il tasto rewind per tornare indietro e immergerti nuovamente in questo capolavoro. Ci sarà un seguito? Per ora l’autore tace.

Un paio di curiosità riferite da Roberto Curcuruto: «La scelta dei nomi dei protagonisti nasce solo dalla facilità d'uso: Marco, Lara, sono nomi corti che si scrivono velocemente (hanno rischiato di chiamarsi Ugo e Ada), mentre la scelta dei nomi dei luoghi con i nomi di fantasia è stata assolutamente casuale: Riggiano ricorda il cognome di un paziente. Per scrivere la storia ho sfruttato tutti i mezzi e tutti i luoghi: correndo ho pensato la scena di Matilde “la piovra” e l'ho trascritta al volo prima di farmi la doccia; l'incontro con Tyson l'ho scritto con l' iPhone nella sala d'aspetto del S. Andrea; la storia dell'ingegnere, invece, l'ho vissuta realmente alcuni anni fa. Ricordo di averla scritta appena tornato a casa dopo quella terribile visita domiciliare (per non dimenticare, per dare giusto peso alle cose), parcheggiai il racconto nel mio PC, per poi inserirlo inaspettatamente nel romanzo».



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