ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Truffe Immobiliari. Si vendevano sulla carta immobili in costruzione di proprietà altrui

ROMA - Una truffa immobiliare da più di un milione di euro, porta al banco degli imputati FxxxxMxxxx Oxxxx, consigliere comunale del Pxx ed ex delegato al decoro del sindaco . Ieri, è stato rinviato a giudizio assieme ad altre tre persone, tutti accusatidi associazione a delinquere e truffa, con l’aggravante, per il consigliere, di aver agito in violazione dei doveri inerenti all’esercizio di pubblica funzione.

L'inchiesta. E’ stato il gup Mxxx Cxxx a decidere, accogliendo la richiesta avanzata dal pm Pxx Ixx, e fissando la prima udienza del processo per il 13 novembre 2012, davanti alla VI sezione penale del tribunale di Roma. Secondo l’accusa, tra il 2006 e il 2009, i quattro imputati, tramite la società LxxxTxxx, prospettarono a diverse persone la possibilità di acquistare a prezzi molto vantaggiosi, e a tassi agevolati, una serie di immobili non ancora realizzati, nel comprensorio residenziale «Sxxxx fxxxxx», che sarebbe dovuto sorgere in via della Maglianella. Secondo la procura, si trattava di un complesso fantasma, a quanto sembra, visto che i lavori di costruzione non sono mai stati avviati.
Nessuno dei clienti sospettava nulla, perché ad alcuni di loro erano state effettivamente mostrate piantine e planimetrie, e pure un cantiere, con tanto di lavori in corso. Non si trattava, però, delle fondamenta degli immobili che avevano pagato, ma di quelle di un istituto religioso in costruzione. Così, otto acquirenti, costituitisi parte civile nel procedimento, hanno sborsato somme che vanno da 81mila a 356mila euro. E mentre la consegna delle abitazioni era stata promessa per il primo semestre del 2011, per «Sxxxx fxxxx» non ci sarebbe stata non solo la concessione edilizia, ma nemmeno la proprietà del terreno.

Le accuse. Fxxxx «nel rappresentare, contrariamente al vero, che i progetti avevano un’elevata possibilità di realizzazione - scrive il pubblico ministero nella richiesta di rinvio a giudizio - faceva leva sulla sua qualità di consigliere comunale, espressione della maggioranza e molto vicino al sindaco, circostanza che avrebbe consentito il superamento di problemi da parte dell’amministrazione comunale». Proprio citando la vicinanza con il sindaco , il consigliere si sarebbe dichiarato quindi sicuro del superamento di qualsiasi eventuale ostacolo.

Per gli avvocati che rappresentano le parti civili: «Ci aspettiamo ora una condanna e la restituzione della somma - ha dichiarato la penalista Gxxxx Pxxxxx - il rinvio a giudizio fa giustizia alle aspettative delle famiglie che con quegli investimenti speravano di costruirsi un futuro».

La vicenda illustrata dimostra a che livello di sfacciataggine giungono ormai i truffatori .

Paere evidente la necessità di farsi assistere da professionisti di parte in chiave preventiva . Vedi link di approfondimento.



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