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Alessandtro Tadini: "Muso" è tornato.....

Alessandro Tadini chiude la stagione con un ottimo settimo posto nel Challenge Tour, miglior italiano, e quinto assoluto nel ranking italiano.
del 30/10/12 -

Come è straordinaria la vita … a 38 anni e dopo 18 anni di professionismo Alessandro Tadini (“Muso” per gli amici) raggiunge la miglior posizione di sempre nel world ranking, la classifica dei migliori professionisti di golf al mondo, ovvero 229°, dopo essere partito al 405° posto.

“E’ stata la stagione forse più bella della mia vita” confida Alessandro, al rientro da San Domenico, dove ha chiuso l’anno con un 19esimo posto. “Più bella perché è stata sicuramente la stagione più bizzarra e imprevedibile che mi sia capitato di vivere in 18 anni di professionismo sempre ad alti livelli. Avevo iniziato nella categoria del Tour < a mezzo servizio> perché non sono riuscito ad esprimermi al meglio non avendo la possibilità di scegliere i tornei più prestigiosi, data la posizione in classifica. Non potendo accedere alle gare con montepremi importanti, ho giocoforza dovuto prendere una decisione in estate ed impegnarmi sul Challenge”

Contento della scelta fatta?
“Si, molto. Nelle prime gare ho faticato a trovare uno spazio consono alle mie qualità ed alle mie aspettative. Ho fatto la scelta giusta per ritrovare il mio ruolo. Il terzo posto al challenge di Varese mi ha permesso di cambiare strategia e di non puntare più sulle gare del Tour. Scelta corretta perché mi ha portato ad una vittoria, due secondi posti, un terzo posto e poi – sempre di rilievo – due noni posti. Migliore italiano… chi lo avrebbe mai detto ? Ho ancora tanto da esprimere!”

Lavori da solo o insieme ad altri con maestri comuni?
“La Federazione sta lavorando molto bene. Massimo Scarpa è il team manager della nazionale professionisti, ha costituito un gruppo di lavoro che ci permette di accedere a qualificati stage durante l’anno, insieme con tutti i ragazzi. Preparatori atletici, psicologi, maestri … il team è affiatato e ritrovarsi insieme ci permette di crescere, sempre”
L’impostazione di Alberto Binaghi, fondamentale per focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti della sua giocata, è stata determinante: due anni di lavoro con lui hanno permesso ad Alessandro di correggere aspetti della sua giocata ancora da perfezionare. Ora è nuovamente con Allain Philippe . Il maestro è una figura presente e di estrema importanza per il professionista, rappresenta la certezza di un consiglio corretto, determinante per migliorare.

Ma si impara sempre ?
“Certo! La sensazione è ancora ben impressa nella mia testa: dopo alcune buche sul campo, praticando in preparazione dell’Open Challenge di Norvegia (9-12 agosto 12) - che ho poi concluso al nono posto - mi è caduta l’attenzione sulla posizione del grip della mano destra … E’ stato un momento, ma fondamentale, perché mi ha aiutato a ritrovare fiducia ed un grande feeling con la rotazione delle spalle. Ho trovato una migliore posizione, perfetta davanti alla palla, che mi ha permesso di avere risultati eccezionali , continui per nove tornei di fila e sempre con ottimi risultati, di gran lunga sotto al par del campo” .
E’ molto bello poter scoprire di avere ancora da imparare dopo oltre 400 tornei disputati in ogni angolo del mondo!

Un momento da ricordare ?
“La vittoria, sofferta e per questo ancora più bella: tre buche supplementari di spareggio con un giovane inglese di 25 anni: io tre par di fila … e lui due par ed un bogey! E’ stata una settimana perfetta perché arrivavo da un nono posto in Norvegia che mi aveva regalato la netta sensazione che qualcosa stava cambiando…”
Ecco la stagione straordinaria di “Muso” solo rattristata da una opaca prestazione a San Domenico nello scorso fine settimana “Il 19° posto non mi soddisfa, certamente pensavo di fare meglio, anche se campi molto aperti come quello pugliese non sono nel mio gioco”
“Quello che conta è ora la nuova stagione, che riparte all’inizio di dicembre dal Sudafrica e mi vede gareggiare nell’European Tour. L’aver concluso tra i primi 10 nel Challenge mi consente di poter scegliere le gare alle quali partecipare, quindi di pianificare con attenzione il nuovo anno, certo di poter dare il massimo per raggiungere ancora risultati importanti.”

Come sempre, devo un grazie particolare ai miei sponsor: Rubinetterie Nobili; H19; Callaway; Titlest e Footjoy”

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