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Cyberbullismo: dalla recente attualità ai consigli su come difendersi

Essere genitore è un mestiere bello ma difficile. Le gioie non mancano mai ma neanche le preoccupazioni. Proteggere i figli è un’assoluta priorità ed ora devi stare attento anche a quello che succede davanti allo schermo. Perché i giovani possono essere molto cattivi tra di loro e i social network sono diventati uno strumento tremendamente efficace per questo scopo. Inizia a difendere i tuoi cari informandoti.
del 04/10/19 -

Cos’è il cyberbullismo
Un approccio semplice ad un tema così complesso è partire dalla definizione di cyberbullismo che, secondo i principali studi di psicologia infantile, è:

un atto aggressivo prevaricante o molesto compiuto tramite strumenti telematici come sms, email, siti web, chat e social network.

Semplificando, significa che i tuoi figli potrebbero essere insultati e vessati dai loro coetanei non solo tra i banchi di scuola ma anche attraverso i computer e i telefonini. I danni del cyberbullismo non sono da sottovalutare. Lasciamo parlare i dati.

I numeri del cyberbullismo
In una recente ricerca sul cyberbullsimo pubblicata dall’Istat, più del 50% degli intervistati tra gli 11 e i 17 anni riferisce di essere rimasto vittima di cyberbullismo nei 12 mesi precedenti l’intervista. Non solo. Questa ricerca racconta di quasi un bambino su cinque (cioè il 19,8%) che dichiara di aver subito azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese. In circa la metà di questi casi (cioè il 9,1%), si tratta di una ripetizione degli atti decisamente asfissiante, una o più volte a settimana.

Esiste una disparità sessuale anche in questo tema. Le ragazze, infatti, presentano una percentuale di vittimizzazione online superiore ai ragazzi, come raccontano queste percentuali:

55% delle giovani
49,9% dei compagni.
Cifre da capogiro che accendono un campanello d’allarme in ogni famiglia. Ancor di più scoprendo cosa può accadere a chi subisce gli insulti.

I danni del cyberbullismo
Come spiegano diversi studi di Psicologia Infantile, le vittime di questi insulti sono minorenni e, quindi, sono persone non ancora formate al 100%. Le difese caratteriali di un bambino non sono solide come quelle di un adulto e questo genera danni peggiori.

Tra i principali rischi di subire cyberbullismo questi sono i più comuni:


  • depressione;

  • perdita di contatto con la realtà;

  • perdita degli stimoli a raggiungere obiettivi;

  • crisi di nervi;

  • autolesionismo;

  • suicidio.


Quest’ultima voce può sembrare esagerata ma, purtroppo, non lo è. La stessa ricerca scientifica che abbiamo citato in apertura spiega che il 59% delle vittime pensa al suicidio come soluzione al problema. Lo stress psicologico di non essere accettati e non di far parte di una comunità porta il minorenne a fare valutazioni estreme. L’attualità ne dà triste conferma.

Il caso di Valle Aurelia
Pochi giorni fa, una ragazza di 13 anni residente a Valle Aurelia a Roma si è tolta la vita perché vittima di cyberbullismo. Sembra che la causa scatenante siano stati anonimi messaggi violenti ricevuti attraverso l’applicazione ThisCrush. Il suo smartphone è stato sequestrato e ora è al vaglio degli investigatori.

Secondo la ricostruzione riportata dalla stampa, erano circa le 19 di domenica 29 settembre quando la giovane si è suicidata, lasciando un biglietto. La ragazzina ha perso la vita a seguito della caduta, dopo un volo di diversi metri. Fatale il violento impatto con il suolo. Sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118, che ha tentato di rianimarla ma senza successo. Presenti sul posto anche i vigili del fuoco.

Come proteggersi
Da qualche tempo è al vaglio una legge sul cyberbullismo. Le istituzioni devono intervenire su un problema in crescita e tremendamente attuale. E’ indubbio che una forte attenzione da parte della famiglia sia il miglior scudo. La “presa in giro” dei compagni è sempre esistita ma la tecnologia dei social network amplifica questa comunicazione e, di conseguenza, anche le sue ripercussioni.

Come sempre accade in questo paese, un altro deterrente è educare chi compie il delitto con punizioni esemplari. Lo dimostra l’impatto della legge sulle cinture di sicurezza che, a suon di costose multe, ha messo in riga in breve tempo tutti quanti.

Ecco perché noi della L & N de’ Liguori, che crediamo fortemente nel valore della famiglia, abbiamo deciso di darti uno strumento in più. Nella nostra polizza “RC Capo Famiglia” è inclusa un’azione legale che puoi intentare agli aguzzini dei tuoi figli. Chiedere un forte risarcimento per i danni da cyberbullismo non sarà la soluzione definitiva per le pene dei tuoi amati ma sarà un’arma piuttosto efficace nei confronti di chi gioca con i sentimenti delle persone a suon di click.

Vieni a scoprirne di più leggendo qua il pdf delle condizioni della polizza o parlandone senza impegno con i nostri consulenti nella sede di Roma di via Timavo 3.



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