Un vademecum per affrontare i rischi del sole

Il caldo e il sole di queste settimane richiedono particolari attenzioni per tutelare la propria salute. Dalla sezione di Arezzo della Lilt - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori arriva un utile vademecum per affrontare al meglio l'estate e per evitare le problematiche e i rischi legati all'esposizione solare
del 03/06/19 -

Il caldo e il sole di queste settimane richiedono particolari attenzioni per tutelare la propria salute. Dalla sezione di Arezzo della Lilt - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori arriva un utile vademecum per affrontare al meglio l'estate e per evitare le problematiche e i rischi legati all'esposizione solare, con una serie di consigli forniti dal dottor Antonio Castelli, direttore della dermatologia dell'Asl8 dell'ospedale San Donato.

Il sole può infatti essere responsabile di danni immediatamente percepibili, come le scottature, ma anche tardivi e ben più pericolosi come l'invecchiamento della pelle; le radiazioni, inoltre, sono causa della formazione della maggior parte delle forme tumorali riscontrate negli uomini adulti. Alla luce di tutto questo, l'attenzione della Lilt verso questa tematica è orientata proprio ad una campagna di prevenzione e di educazione ai più sani stili di vita.

«La vita all'aria aperta e l'abbronzatura sono sinonimi di benessere - spiega Castelli, - e il sole è fondamentale perché aiuta la formazione d'ossigeno, ma in questo periodo dell'anno è utile assumere doverose precauzioni per vivere l'estate e le vacanze in serenità e sicurezza. Il danno solare si accumula infatti nel tempo e non va sottovalutato: i principali rischi non sono rapidamente visibili ma sono quelli cronici come l'invecchiamento della pelle, percepibile sul lungo periodo dalle differenze tra le zone del corpo esposte al sole e quelle coperte».

Non esiste una regola fissa relativa all'esposizione al sole perché questa dipende dal soggetto, dall'età e dal tipo della pelle, dunque il rischio non è standardizzabile. Gli individui più protetti, ad esempio, sono gli adulti di carnagione scura, mentre chi ha carnagione chiara ha bisogno di più attenzioni. Neonati e bambini, inoltre, non possono sopportare forti dosi di irradiamento perché hanno la pelle più delicata, dunque necessitano di numerose accortezze e sono da tenere al riparo soprattutto nelle ore più calde del giorno. La prima forma di protezione valida per tutti è rappresentata dalla classiche creme solari, ma ancor più importante è riparare con gli indumenti le zone più sensibili del corpo, non sottovalutando l'utilizzo di occhiali da sole e cappelli. Un ulteriore fattore variabile è anche la location perché, se in spiaggia si soffre maggiormente il calore ed è il luogo deputato all'abbronzatura, è in montagna che l'impatto dei raggi ultravioletti è ben più elevato.

«Invitiamo a tante piccole accortezze - aggiunge Castelli, - che, per quanto possano sembrare noiose, alla lunga garantiscono benessere e salute».

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