Denuncia per malasanità: come procedere e chiedere il risarcimento danni
Come si denuncia un caso di malasanità? Per farlo occorre rispettare modi e tempi stabiliti per legge ed allegare le prove che dimostrino l’errore medico-diagnostico.
del 09/09/19 - di Leonardo Breccolenti
Dietro la volontà di denunciare un episodio di malasanità possono esserci diverse ragioni: l’errore del medico chirurgo, la negligenza della struttura sanitaria o un errore diagnostico. In ogni caso, prima di rivolgersi alla Polizia di Stato o ai Carabinieri bisogna essere certi di possedere delle prove che possano dimostrare la gravità e l’evidenza dell’errore.
Per quanto riguarda la tempistica da rispettare, occorre fare un’importante distinzione: in caso di morte del paziente (e, quindi, di presunto omicidio colposo) la denuncia non è soggetta a limiti di tempo, invece per i casi meno gravi, la denuncia va presentata entro 3 mesi dal verificarsi del danno.
In entrambe le ipotesi, la denuncia del medico o della struttura sanitaria può essere fatta sia in forma scritta che orale, e si dovrà indicare:
> nome e cognome del medico e della struttura sanitaria;
> generalità della vittima/denunciate;
> descrizione del fatto;
> allegare prove come lastre, certificati medici, fotografie e testimonianze, quando possibile.
Per provare il fatto occorre avere a disposizione delle prove idonee a dimostrare la presenza di un palese ed evidente errore di valutazione da parte del medico o un comportamento negligente e contrario al regolamento deontologico. Per esempio il paziente potrà utilizzare:
> cartelle cliniche;
> lastre;
> risultati di analisi e terapie mediche;
> fatture delle spese mediche effettuate;
> il supporto di altri medici;
> ogni altro tipo di documento idoneo a dimostrare l’inadeguatezza delle cure a cui si è stati sottoposti.
Qualora la denuncia avesse esito positivo, ovvero il caso di malasanità venisse riconosciuto in sede giudiziaria, il danneggiato può fare domanda di risarcimento in sede civile.
La domanda è soggetta a precisi tempi di prescrizione, che variano in base a:
> se viene accertata la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria, la domanda va presentata entro 10 anni;
> se viene accertata la responsabilità del medico scelto dal paziente, la domanda va presentata sempre entro 10 anni;
> se viene accertata la responsabilità del medico non scelto direttamente dal paziente, la domanda va presentata entro 5 anni.
Sintesi estratta dall’articolo pubblicato sul sito money.it dalla Dott.ssa Isabella Policarpio